Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

domenica 8 maggio 2011

Gli Yao.

Mien e’ il termine usato dai tai per gli Yao. Sono originari del centro della Cina, sono oggi stanziati nel sud della Cina, Laos, Vietnam e Thailandia dove ammontano a circa 40,300 individui. Sono la tribu’ in cui appare con maggior rvidenza l’elemento cinese, sia nell’aspetto che nelle credenze religiose. Adottano l’alfabeto cinese, gli ideogrammi per scrivere, nel proprio linguaggio, istruzioni di culto, cronache storiche e documenti di affari., obbediscono alla religione taoista, come veniva praticata in Cina sei secoli fa, mista ad animismo. Possiedono un culto degli antenati che presenta molti tratti in comune con quello cinese e creano scrol di ispirazione cinese che funzionano come icone portabili, simili ai tanka tibetani.
L’autorita’ e’ patrilinea e i matrimoni sono poligami.
Sono l’unica tribu’ delle montagne a possedere una propria tradizione letteraria che risale a tempi remoti.
I villaggi sono costruiti a 1,000-1,200 metri vicini alle sorgenti sulle montagne, e le case sono costruite, a livello del terreno, in legno, bambu’ e paglia secca. Per vivere coltivano riso e granturoco, oltreche’ oppio. abili artigiani producono ricami e lavori in argento.
Le donne indossano pantaloni molto elaborati nella foggia e nei ricami. Altra caratteristica del modo di vestire e’ un grosso turbante color indaco e una boa di colore rosso avvolta intorno al collo. Gli ornamenti, in argento, vengono forgiati soltanto in occasione di cerimonie e festivita’ di partiolare importanza.

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