Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

lunedì 2 maggio 2011

La letteratura.

La letteratura thailandese fu tradizionalmente influenzata dalla cultura indiana. La presenza di molti re scrittori nella storia, certo non molto composita, di questa letteratura testimonia di una forma di cultura che, al pari della danza, si sviluppo’ soprattutto a corte, a uso dell’aristocrazia, che era la sola classe istruita. Mai assumendo, se non in tempi a noi molto vicini, qualche carattere di diffusione popolare. Nacque e a lungo tempo rimase, come per tutte le altre arti thailandesi principalmente religiosa. Furono le vicende del Ramayana a determinare le forme letterarie, sia in prosa che in poesia, della Thailandia, fra la fine del XIII secolo e gli inizi dell’Ottocento. Volendo si puo’ fare un possibile paragone con l’Odissea ma questo non deve indurre in errori, il Ramayana e’ un testo religioso, il Ramakien non deve essere visto come scritto da un re ma da un re che e’ l’avatar di un dio.
La prima testimonianza di una lingua thai scritta e’ una frase attribuita a re Ramkhamhaeng:
“Il riso cresce nei campi. Nell’acqua vivono i pesci.” Sintesi incisa sulla pietra della prosperita’ e della ricchezza del paese. Essa risale al periodo di Sukhothai  (XIII-meta' XIV secolo) Di questo periodo sopravvivono iscrizioni in pietra che offrono un vivido racconto della vita di quel periodo.
Il primo testo, conosciuto, testo letterario a essere scritto in thai si pensa sia stato composto nel periodo di Sukhothai da Phaya Lithai nel 1345 ed e’ il Traiphun Phra Ruang, un trattato che descrive i tre reami di esistenza in accordo alla cosmologia indu’-buddhista . in accordo con gli studiosi contemporanei questo libro e il suo simbolismo ha avuto e continua ad avere una considerevole influenza sull’universo artistico e culturale thailandese.
Durante il periodo di Ayutthaya si sviluppa una tradizione poetica classica basata su cinque tipi di versi: chan, kaap, khlong, klawn e rai. Ognuna di queste forme uso’ un set complesso e costringente di regole per regolare la metrica, il ritmo e il numero delle sillabe. Sebbene tutti questi sistemi poetici venissero usati nella lingua thai il chan e il kaap erano derivati dalle forme in versi dell’India, comparse dall’uso nel XX secolo, mentre le altre tre erano forme native. I poeti thailandesi moderni difficilmente usano queste forme classiche, essi prefericono scrivere i loro versi senza rime o rimandoli nello stile delle canzoni.
Si pensa comunque che la letteratura di questo periodo abbia coperto diversi argomenti. Molti lavori letterari presero le trame a prestito da opere di altre nazioni sia dall'India che dalla Indonesia, Java. Vari sovrani affidarono alla superficie delle foglie di banano le trascrizioni, le dissertazioni e le interpretazioni sui temi del Ramakien. Importante lavoro del periodo fu anche il "Lilit Ongkan Chaeng Nam" di un poeta anonimo. Questa composizione a meta' strada fra poesia e prosa (Lilit) era una specie di manuale per i re ed era cantata circa ogni sei mesi in occasione di una cerimonia di alleanza, durante l'incoronazione di un nuovo re o quando il re designava nuovi nobili. 
Tutte le opere del periodo andarono distrutte durante le guerre con i birmani e la distruzione di Ayutthaya.
Il piu’ antico documento poetico giunto fino a noi data dalla fine del XVII secolo e porta la firma di Phra Putthayotfa Chulalok, re Rama I, il fondatore della dinastia Chakri. Proprio l’irreperibilita’ delle delle testimonianze fondamentali per una ricostruzione organica e attendibile della letteratura nazionale ha determinato un quadro di incertezze che ha condizionato e continua a condizionare non poco gli studiosi. Dopo il sacco di Ayutthaya, Rama I si affido’, infatti, a coloro che conoscevano a memoria i versi del Ramakien, versione thai del poema indiano Ramayana, con tutte le lacune del caso. La versione di Re Rama I conteneva 60,000 stanze ed era di un quarto piu’ lunga della versione originale.
Altre opere letterarie trasmesse dalla tradizione indiana sono le storie Jataka, racconti delle precedenti vite del Buddha. Ci sono 547 di queste storie nel pali Tripitaka, canone budddhista. Molte apparveo in Thailandia simili, parola per parola, a quelle che erano state scutte in Sri Lanka.
Un gruppo di ulteriori 50 storie, basate su storie folcloristiche thai fu aggiunto da studiosi di pali in Chiang Mai circa 300, 400 anni fa., una delle piu’ famose di queste storie in Thailandia fa parte del parte del primo gruppo ed e’ famosa sotto il nome Mahajati o Mahavessandara. Racconta la storia della penultima vita del Buddha. Murali interni nelle cappelle delle ordinazioni dei wat thai tipicamente rappresentano le Jataka e nove altre storie di precedenti vite del Buddha: Temiya, Mahaianaka, Suvannasama, Nemiraja, Mahosatha, Bhuriddha, Chandakunara, Narada e Vidhura.
Durante il primo periodo di Rattanakosin ci furono molti lavori letterari influenzati da opere straniere: l'Inao e il Dalang usarono trame provenienti da Java, le Cronache Mon furono tradotte nel Rachathirat, I Tre Regni dalla Cina.  
Di certo esisteva, e riscontri se ne hanno ancor oggi, una lingua thai dotta, patrimonio delle classi alte, e una lingua thai popolare. Quest’ultima risalta per la sua vivacita’ e la sua arguzia nei racconti di strada dei cantastorie, una volta i veri poeti e prosatori della Thailandia, oggi sparuto drappello.
Oltre a un’altra versione del Ramakian re Rama II compose anche poemi epici, il piu’ famoso dei quali e’ l’Inao. La sua corte fu un paradiso per poeti e artisti di quei giorni, il piu’ importante dei quali fu Sunthon Phu, un poeta con il dono di scrivere ottime storie d’amore. La sua specialita’ furono i nirat, considerazioni di viaggio in versi. Il suo Phra Aphaimani e’ il piu’ famoso lavoro classico letterario, Racconta la storia di un principe esiliato che deve compiere una lunga odissea d’amore e di guerra prima di tornare in patria da vincitore.
Con l’arrivo della prima macchina da stampa tipografica, importata dal missionario americano Bradley verso gli inizi dell’Ottocento, comincio’ timidamente a svilupparsi una produzione editoriale, fuori degli schemi legati al Ramakien.
Anche re Rama IV e Rama V furono scrittori ma essi scrissero principalmente lavori non di fantasia come parte del loro programma di combinare la cultura occidentale con la cultura tradizionale thai. 
Agli inizi del regno di re Rama V la letteratura thailandese si apri' ancora di piu' all'ovest. "Nirat London", "Il Viaggio a Londra", fu scritto da Mom Rachothai quando fu incluso in un'ambasceria per portare una lettera di re Rama V alla regina Vittoria di Gran Bretagna. La stessa opera di Rama V "Klai Ban" fu scritta in forma di diario per raccontare il viaggio del re in Europa nel 1907.
Fu verso la fine del regno di re Rama V (r. 1868 - 1910) che la letteratura comincio' a dare una maggiore importanza alla prosa. Furono scritti romanzi, racconti, storie brevi chiaramente influenzate dalla letteratura dell'Occidente.
In questo periodo furono scritte due novelle “Luk Phu Chai” da Sri Burapha e “Sattru Khong Chao Lon” da Dok Mai Sod ma occorre aspettare il 1929 per avere una qualsiasi novella thai di qualche sostanza: Il Cerchio della vita. Di nuovo fu un nobile, Arkartdamkeung Rapheephat, meglio conosciuto come principe Durkirng, a dare il via. Si trattava di un romanzo di accento autobiografico che seguiva un giovane dell’alta classe thai nei suoi viaggi a Londra, Parigi, USA e Cina nel 1920. La novella di tono esistenzialista divenne istantaneamente un bestseller. Il fatto che il principe si sia tolto la vita a 26 anni ha aggiunto un’aria di mustero a questo lavoro. 
La novellistica thai fece la sua apparizione agli inizi del XX secolo con i lavori di ML Boopha Nimanheminda, Muai Muang Doem e Malai Choopinij che scrissero sia novelle che storie brevi sulla vita rurale. 
Fu comunque col passaggio da monarchia assoluta a monarchia costituzionale che permise agli scrittori di adottare nuovi schemi e la letteratura si libero' delle catene che le imponevano di rappresentare solo storie sulla vita della classe regnante. Fu dal 1942 che cominciarono a fiorire storie che parlavano della vita degli agricoltori, dei pescatori e anche storie di prostitute "Ying Khon Chua" di Ko Surangkhanang, oppure storie d'amore o romantiche.
Dopo la seconda guerra mondiale e con l'avvento al potere del Maresciallo in campo Sarit Thanarat (1958-1963) che la Thailandia entro' in un periodo oscuro in cui fu limitata fortemente la liberta' di stampa e proibita la publicazione di certi lavori letterari. Autori di critiche sociali furono arrestati e imprigionati l'unica cosa che gli scrittori potevano fare era produrre storie d'amore, le solite suppergiu' che si possono vedere nella televisione thai ancora oggi e che parlano di mia yai (moglie) e mia noi (amante, anche se non propriamente corretto) oppure della storia che un principe poteva avere con una comune.
Durante gli anni '70 durante un periodo di soppressione del libero pensiero nacque un tipo di letteratura chiamato "La Letteratura della vita". Al fatto che la societa' aveva un dittatore come leader molti scrittori reagirono producendo lavori letterari che parlavano di societa' migliori, criticavano cio' che accedeva e rivelavano le disuguaglianze e la vita nelle campagne.  
Uno dei maggiori esponenti della letteratura thai fu l’ambasciatore e primo ministro MR Kukrit Pramoj. La sua collezione di storie brevi "Lai Chiwit", "Molte vite", e’ considerata un esempio dell’apice della moderna prosa thai. Durante le sollevazioni politiche che caratterizzarono gli anni ’70, come diversi editori di giornali thai compose commentari politici in versi klawn. Il suo piu’ famoso lavoro e’ il quartetto "Si Phaendin", "Il cerchio della Vita", che delinea la vita di corte durante i regni da Rama V a Rama VIII, e fu la piu’ lunga novella mai publucata in thai. Questi lavori offrono affascinanti spunti sulla corte reale durante il periodo interessato.
La Storia di Jan Darra di un giornalista e scrittore di storie brevi, Utsana Phleungtham, fu publicata in thai nel 1966 e traccia le ossessioni sessuali di un aristocratico e di come esse passano a suo figlio.
Phrapatsorn Seiwikun publica nel 1984 "Time in a bottle", trasformando i problemi di una famiglia media di Bangkok in un best seller.
SP Sontow ha scritto e publicato piu’ titoli in inglese di qualsiasi altro scrittore thai. Nato in Bangkok, educato a Etone Cambridge, vive ora a Los Angeles e viaggia fra due citta’ degli angeli. La prodigiosa produzione di questo autore va dalla fantascienza, al fantsy, alle storie di orrore. E comprendono Moon Dance, Darker Angels, e The Vampire beautiful daughter. La piu’ accessibile novella di Sootow e la piu’ evocativa della cultura thai e’ Jasmine night. Segue l’amicizia di un ragazzo thai di 12 anni con ragazzo americano africano, vicino a Bangkok negli anni intorno ai ’60. Il lavoro semiautobiografico mescola miti thai, greci e africani. Suoi lavori, molti anni fa furono publicati in Itala nella collansa Urania della Mondadori.
A parte questi scrittori il nostro secolo non presenta grandi sviluppi rispetto alla letteratura oderna, intesa come modo di affrontare temi legati alla Thailandia contemporanea. Poche le firme, tutte sconosciutr sul piano internazionale. Con l’eccezione di Pira Sudham, candidato al premio Nobel, nel 1990, e Khamsing Srinawk, entrambi nativi dell'Isan.
I romanzi di Pira Sudham sono stati tradotti in varie lingue. Tutti dipanano le loro trame, a sfondo sociale, muovendosi fra la provincia di Buriram, nordovest della Thailandia, al confine con la Cambogia, nelle zone di piu’ profondo degrado sociale. Sudham descrive le condizioni di sottosviluppo economico, i drammi e le catastofi naturali, la speranza di un domani che garantisca non tanto il benessere economico ma la semplice sopravvivenza. Della funzione della sua opera lo scrittore dice:
“Vedo quello che scrivo come una forza emergente dalle radici della terra, , dalla gente povera della Thailandia che non ha mai avuto voce in capitolo prima. Adesso, finalmente cio’ sta succedendo”.
Khamsing Srinawk e' l'altro scrittore importante sulla scena letteraria del giorno d'oggi. Scrive anche sotto il nome di Lao Khamhawm. Nato ne;l 1930 nella provincia di Nakhon Ratchasima ha studiato alla Chulalongkorn University in Bangkok ed e' stato nominato Artista Nazionale in campo letterario nel 1992, e' conosciuto principalmente per le sue brevi storie satiriche come "Gold-Legged Frog". 
L’opera di Pira Sudham rappresenta il primo grande salto del paese per uscire dalla dimensione locale ed entrare in quella di respiro mondiale. Sudham caso isolato o maestro di una nuova scuola? La risposta e' delegata al futuro. Resta il fatto che egli e’ un capitolo nuovo e di molta importanza. 

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