Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

venerdì 27 maggio 2011

Phra Suwannahong.

Suwannahong significa “il cigno d’oro”. E’ un uccello leggendario che e’ il mezzo di trasporto di Brama.



C’era una volta una grande e prosperosa citta’ di nome Nakhorn Aiyarattana, era governata da un re di nome Suthannuraj e il re aveva una moglie chiamata Srisuwan. La coppia reale aveva un figlio di nome Suwannahong. Il regno rimase prospero e in pace per un lungo periodo di tempo finche’ un astrologo predisse che entro breve tempo ci sarebbero stati periodi difficili per il regno. Sia il re che il popolo erano preoccupati e pensavano in continuazione che tipo di difficolta’ sarebbe stata. Dato che l’astrologo non era in grado di specificare l’esatto tipo di disastro la gente pensava a tutti i mali possibili: carestia, fame, guerre, calamita’ naturali e simili e aspettava il terribile evento con grande ansieta’.
Quando il principe Suwannahong raggiunse un’eta’ adeguata per iniziare l’istruzione che avrebbe fatto di lui il futuro sovrano il re lo mando’ a studiare con un’eremita nella foresta. Qui il principe imparo’ diverse materie ma soprattutto ad usare la spada, a combattere e la lingua degli animali. Dopo aver completato i suoi studi il principe torno’ nel suo regno dove aiuto’ il padre a governare, alleviandone cosi’ la fatica.
Il re era felice del comportamenmto del figlio ma pensava in continuazione alla predizione, col passare del tempo pero’, dato che niente succedeva, comincio’ a pensare che la predizione dell’astrologo era inaccurata e smise di preoccuparsene.
Un giorno, mentre andava a fare il bagno in un ruscello, il principe trovo’ un piccolo cofanetto d’oro che navigava nell’acqua. Apparteneva alla figlia di un gigante. Lo apri’ e vide che conteneva una ghirlanda di fiori che emanava un dolce profumo. Prese il tutto e lo porto’ a palazzo. Sorprendentemente dopo tre giorni si accorse che i fiori della ghirlanda non appassivano e il profumo era lo stesso.
Quella notte il principe sogno’ una bellissima donna che era la proprietaria dello scrigno. Al risveglio Suwannahong passo’ molto del suo tempo a pensare a lei e al modo come avrebbe potuto incontrarla. Come un folle si innamoro’ della donna fel suo sogno.
Un giorno, mentre il principe era preso dal suo sogno, si presentarono due abili inventori che lo informarono di avere alcune abilita’ particolari che potevano essere utilizzate per inventare un oggetto magico. Il principe chiese quali erano queste abilita’ magiche e si senti rispondere che uno era carpentiere con una particolare abilita’ nel fare barche e che l’altro era un meccanico con la capacita’ di fare un motore magico che avrebbe permesso alla vascello di volare. Sentito questo il principe disse ai due uomini di mettersi al lavoro. Finita la vascello i due artigiani la presentarono al prencipe che rimase deliziato nel vederla. Ovviamente il principe ricopenso’ i due uomini per lo straordinario lavoro. Subito dopo pero’ il principe si accorse che c’erano strane scritte scolpite sulla vascello, ne chiese il significato ma nessuno dei due uomini erano in grado di capirle. Dissero che le avevano copiate da un testo sacro e che erano il linguaggio parlato dal Garuda (un uccello mitico con la parte superiore del corpo di un uomo). Cosi’ la persona che poteva capire il linguaggio era in grado di comandare alla vascello di volare come un uccello.
Dato che il principe aveva imparato il linguaggio degli animali dall’eremita era in grado di leggere la scritta ed era in grado di far volare la vascello come voleva. I cittadini di Nakhorn Aiyarattana furono felici di vedere il loro principe volare su quel magnifico veivolo.
Qualche tempo dopo il principe fece volare un vascello nel cielo in modo da prevedere il destino del suo regno. Mentre faceva volare la sua vascello il principe espresse un desiderio: se avesse volato bene avrebbe significato che il regno sarebbe stato piu’ prospero dell’anno precedente. Sorprendentemente pero’ invece di volare all’interno del proprio regno la vascello si smarrii’ e volo’ nella citta’ che aparteneva ai giganti. La citta’ si chiamava Mutang ed era governata da un re di nome Suwannawik, che aveva una bellissima figlia di nome Ketsuriyong. Il re amava cosi’ tanto la figlia che le aveva assegnato cinque cameriere che si prendessero cura di lei.
Al principe ovviamente non resta altro da fare, che seguire la sua vascello che volo’ sulla cima del castello che apparteneva alla principessa. Con l’aiuto della parola magica il principe scese dall’oggetto volante e ando’ incontro alla bella principessa. Appena la vide capiu’ che era la proprietaria della ghirlanda di fiori e la donna dei suoi sogni. Quando il principe si rivelo’ i due si innamorarono. Diventarono amanti segretamente e passarono molto tempo insieme. Da quel giorno infatti il principe uso’ spesso la parola magica per far volare l’oggetto volante ed incontrare la principessa.
Tuttavia la loro storia d’amore non poteva durare a lungo, un giorno le cinque cameriere si accorsero del filo che sporgeva dall’oggetto volante e videro l’uomo che viveva con la principessa. Si preoccuparono ed ebbero paura della punizione che il loro signore poteva infliggere loro dato che non avevano protetto la loro padrona. Esse pensarono un piano per sbarazzarsi dell’intruso in modo che nopn potesse arrecare piu’ nessuno problema.
La notte che precedette una nuova visita il principe fece un brutto sogno, vide se stesso cadere giu’ da una montagna e rimanere imprigionato al buoio. Si sveglio’ e riusci’ a riprendere sonno ma questa volta vide una lancia che gli trafiggeva cosi’ che lui moriva istantaneamente. Preso da paura si sveglio’ nuovamente ma non fece parola dei sogni con nessuno.
Dopo aver fatto il bagno il principe si reco’ al vascello magico e con questo volo alla citta’ di Muttang, arrivato sulla cima del castello scese dalle funi e si appresto’ ad incontrare la principessa come era loro abitudine. Sfortamente questa volta le cinque cameriere lo attendevano, sapevano che entrava sempre dalla finestra, qui avevano preparato la loro trappola. Come entro’ una lancia lo colpi’ al cuore. Il principe stava male ma con difficolta’ riusci’ a tornare a bordo del vascello, con questo fu in grado almeno di tornare a morire nel suo regno. Qui, prima di esalare l’ultimo respiro, giuro’ che si sarebbe vendicato della principessa in ogni vita in cui si sarebbe reincarnato. Il principe non sapeva chi gli aveva tolto la vita. Cosi’ esaulo’ l’ultimo respiro in preda al dolore.
Sebbene la principessa Ketsuriyong fosse la figlia di un crudele gigante era molto carina e gentile. Aspetto’ il principe Surawong per giorni e giorni, lui non veniva. Un brutto giorno, lo aspettava vicino ala finestra e si accorse che li si trovavano tracce di sangue. Si insospetti’ e segui quelle tracce fino alla foresta, oltre non poteva andare dato che la foresta era invalicabile. Comincio’ a capire qualcosa, fu sopraffatta dal dolore e svenne. Il buon dio Indra, preso da compassione e simpatia, l’aiuto’ a tornare cosciente. Poi la trasformo’ in un uomo, un giovane brahmino in modo che potesse viaggiare da sola con una certa sicurezza, le diede una bottiglia di olio e un’arco sacri. L’olio faceva ritornare in vita una persona morta. Prima di lasciarla partire il dio Indra creo’ una copia vivente della principessa Ketsuriyong in modo che questa potesse mostrarsi al castello e il re, suo padre, non dubitasse che la figlia se ne era andata, per cercare il marito.
Ketsuriyong trasformata inizio’ cosi’ il suo viaggio solitario e arrivo’ a un cottage che apparteneva a un gigante di nome Kumphan. Il gigante si arrabbio’ per l’intrusione e voleva divorarla, Ketsuriyong combatte’ e, grazie al nuovo corpo, fu capace di uccidere il gigante. Presa da simpatia e compassione uso’ poi l’olio magico per riportarlo in vita. Vedendo questo il gigante si scuso’ e disse che sarebbe stato suo fedele servitore per sempre.
Lei acconsenti e cosi’ maestro e gigante cominciarono a viaggiare insieme. Per raggiungere il regno di Aiyarattana piu’ velocemente il gigante invito’ Ketsuriyong a salire sulle sue spalle, cosi’ si incamminarono verso il nuovo regno. Nel viaggio Ketsuriyong consiglio’ al gigante di trasformarsi in un bramino, come aveva fatto lei, cosi’ che la gente non avrebbe cominciato a inspettirsi.
Arrivati nel nuovo regno videro la bellezza ma videro anche che la gente era triste, chiedendone il motivo impararono della morte del principe. Ketsuriyong, di fronte a tutti, si offri’ di riportare il principe in vita. Con l’aiuto del sacro olio Suwannahong ritorno’ in vita. Il re e tutti i cittadini erano sopraffatti dalla gioia, si tennero giorni e giorni di celebrazioni, feste e balli.
Da quel giorno Ketsuriyong nella forma del giovane bramino, chiamato Amporn, divenne la persona piu’ cara al re e alla regina, era naturale, lui aveva aiutato il loro figlio a ritornare in vita. Allo stesso tempo il principe divenne sospettoso, quel giovane bramino assomigliava troppo a Ketsuriyong. Provo’ in tutti i modi a scoprire la vera identita’ del bramino ma senza successo. Decise alla fine di provare con un trucco e chiamo’ la piu’ bella donna del regno presso di se, facendo credere che era il suo nuovo amore. Ketsuriyong si senti’ tradita, divento’ gelosa, si arrabbio’, si infurio’ e alla fine scappo nella sua citta’ lasciondosi dietro una ghirlanda di fiori come simbolo della sua identita’. Vista la ghirlanda il principe capi’ subito che Amporn non era altri che la principessa travestita.
Il suo cuore si senti’ schiacciato da gioia e rabbia in parti uguali, prese il vascello volante e si diresse verso la citta’ di Muttang dove si incontro’ con il padre di Ketsuriyong. I due ingaggiarono un fiero combattimento ma il principe fu capace di sconfiggere il re gigante. Cerco’ poi la principessa per vendicarsi di lei. Il principe entro’ nella stanza dove Ketsuriyong stava dormendo con le sue cinque cameriere. La guardo’ con amore ma si fece coraggio e l’uccise nel sonno. Prima di ucciderla espresse un desiderio se lei lo aveva amato veramente e era stata sincera con lui il sangue di lei sarebbe dovuto diventare dolce, se la verita’ era il contrario il suo sangue sarebbe dovuto essere amaro. Espresso il desiderio le taglio’ la gola con la spada e assaggio il sangue di lei, era dolce. Il principe addolorato cadde in ginocchio e pianse. Il rumore sveglio’ le cameriere che si impaurirono nel veder morta la loro padrona. Anche loro cominciarono a piangere addolorate, la pena fece confessare loro la verita’ al principe.
La notizia della morte raggiunse il servo di lei, il gigante Khumpan che si reco’ dal principe per consigliarlo di usare l’olio magico dato da Indra alla sua padrona. Con l’aiuto dell’olio la principessa torno’ in vita con grande gioia del principe, delle cameriere e di tutto il popolo. La coppia era riunita di nuovo e questa volta sarebbe stato per sempre. Il principe decise di portare la principessa nel suo regno, solo che non volle usare il vascello ma scelsero di viaggiare a cavallo. Per strada incontrarono un gigante di nome Wirunmek che avrebbe colpito il principe se Kumphan non fosse intervenuto. Dopo aver ucciso Wirunmek, Kumphan voleva continuare a viaggiare con la sua padrona ma Ketsuriyong gli ordino’ di tornare indietro e di prendersi cura della citta’ di Muttang.
La coppia a quel punto era stanca per il viaggio e decise di fermrsi per dormire. Mentre dormivano passo’ in quel luogo una donna gigante che si innamoro’ del principe. Per averlo spinse la principessa Ketsuriyong nel fiume e si trasformo’ nella principessa mettendosi poi a dormire vicino al principe. Al risveglio Suwannahong non sospetto’ di niente, anche se il corpo della moglie emetteva uno strano odore. Egli non si lagno’ per quell’odore penso’ solo che il corpo della moglie normalmente non odorava in quel modo, tuutavia penso’ che era pur sempre figlia di un gigante ed emettere quell’odore era una loro caratteristica.
Appena arrivato nel suo regno il principe porto’ la moglie a passeggiare in modo che potesse godersi i magnifici scenari. La coppia visse insieme per un certo periodo senza che nessuno vi trovasse niente di strano, la donna gigante provo’ a mangiare come un essere umano per nascondere il suo segreto. Tuttavia, per loro natura, i giganti preferiscono come cibo una gran quantita’ di caene cruda. Cosi’ alla notte la falsa principessa usciva da palazzo e si recava nella foresta cacciando animali che le procuravano il cibo che preferiva.
Un giorno il gigante Kumphan porto’ un cavallo che apparteneva a Suwannahong ad abbeverarsi al fiume, qui incidentalmente trovo’ il corpo della principessa, l curo’ e quando guari’ la porto’ nella citta’ di Aiyarattana dove di fronte al principe avvenne il confronto fra la principessa vera e la falsa. In mezzo alla confusione che si era creata la falsa principessa scappo’ e tento’ di lasciare il regno, fu fermata da Kumphan che la uccise in un fiero combattimento.
La coppia da allora in poi visse felice e il regno non attraverso’ altre difficolta’. 



Nessun commento:

Posta un commento

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...