Se avete visitato la Thailandia vi sarete accorti dei doppi prezzi praticati
in tutto il Paese, anche in luoghi ben noti e che sicuramente avrete visitato
come, ad esempio, il Grand Palace, Wat Pho e Siam Ocean World in Bangkok, Mini
Siam e Art in Paradise in Phuket, lo Zoo di Chiang Mai per non parlare di tutti
i venditori ambulanti e i tassisti che faranno tutto il possibile per gonfiare i
prezzi ai turisti.
Ci sono pochi argomenti che creano più divisioni e più discussioni di
quello dei doppi prezzi in Thailandia, è questa una delle pratiche più odiate
dai visitatori stranieri e dagli espatriati. Si tratta di un argomento che è
stato discusso fino alla noia sui forum e sui blog. Alcuni lo vedono come
razzismo mentre per altri va solo accettato come parte del paesaggio.
Gonfiare i prezzi in base alla nazionalità del cliente è una pratica che
probabilmente vedrebbe il venditore pesantemente multato o addirittura
imprigionato in alcune nazioni occidentali ma è all'ordine del giorno in tutta
la Thailandia. Molte attività annunciano apertamente la loro politica di doppia
indicazione dei prezzi con listini prezzi sia in Thai che in inglese, indicando
così chiaramente che gli stranieri devono pagare di più per il bene o il
servizio. Altri mascherano il fatto che stanno gonfiando il costo per gli
stranieri scrivendo il prezzo pagato dai thai nei loro caratteri, caratteri che
la maggior parte degli stranieri sono in grado di leggere. In effetti i thai
sono in casa loro e, una volta disposti a pagarne il prezzo con un minor
turismo, possono applicare un prezzo più alto agli stranieri, se lo desiderano.
Tuttavia, essi dovrebbero essere più onesti su questo e mostrare i due prezzi
anche in caratteri inglesi in modo che una persona sia altrettanto libera di
fare la sua scelta e decidere se acquistare o meno, ma spesso essi nascondono
il prezzo reale e scrivono solo nei caratteri thai, l’inglese raramente è utilizzato.
Questo è disonesto ed è fatto con l'intenzione di ingannare gli stranieri.
L’idea tutto sommato non è neppure geniale ci sono un sacco di stati che
applicano i doppi prezzi, per esempio, per entrare in una delle meraviglie del
mondo moderno in India, gli stranieri pagano 750 rupie per vedere il Taj Mahal
mentre i cittadini indiani pagano a solo 20 rupie. Ma, molto probabilmente
grazie al fatto che l’inglese è una delle 16 lingue nazionali e al ruolo che
questa lingua ha per le comunicazioni almeno il prezzo è chiaramente
visualizzato in inglese, non vi è alcun tentativo di ingannare gli stranieri
scrivendo qualcosa solo in hindi.
La differenza di prezzo è sempre di almeno il doppio di quanto pagherebbe un
locale. Non sembra esserci alcuna regolamentazione e la pratica pare
universalmente accettata, così accettata che sono i parchi nazionali del governo
a guidare la carica applicando un prezzo fino a dieci volte superiore se si è
uno straniero.
Ci sono due tipi di doppia indicazione dei prezzi: istituzionali e
interpersonali.
La doppia indicazione dei prezzi istituzionale è la pratica di un’istituzione,
come ad esempio un museo, un’attrazione o un parco nazionale, di avere politiche
chiaramente definite per la diversi gruppi di persone a cui vengono applicati prezzi
diversi.
Luoghi come il Grand Palace, per esempio, fanno pagare agli stranieri la
somma esorbitante di 500 baht (13,5 euro circa), mentre i thailandesi non pagano
assolutamente niente.
Questa imposizione ha pero’ due facce mentre le grandi attrazioni come il
Gran Palace e Wat Pho possono fare profitti enormi da parte dei visitatori
farang, altri siti possono effettivamente perdere denaro sovraccaricando
turisti e espatriati. Prendiamo l'esempio di un parco nazionale medio con solo
un centinaio di stranieri in un anno rispetto alle migliaia di thailandesi. Un
biglietto d'ingresso superiore non si tradurrà in molto più profitto. Ma
contribuirà notevolmente alla cattiva volontà nei confronti del parco, e ci
sarà anche un certo numero di persone che si rifiuteranno di andarci.
Per quanto riguarda Wat Pho il biglietto è a offerta libera per i thai e
200 baht (5,5 euro circa) per i farang. Questa
differenza è scusata col fatto che i thai nel tempio vogliono ottenere meriti
e donano denaro. Ma per quanto riguarda
i thailandesi musulmani, cristiani e sikh, ecc, dato che anche loro entrano
gratis? E’ giusto che dato che non sono buddisti gli stranieri devono pagare
questa cifra? E poi chi l’ha detto? Ci sono buddisti italiani, americani o
indiani a loro sarebbe permesso pagare come i thai?
La doppia indicazione dei prezzi interpersonale è quando un venditore
indipendente applica prezzi diversi a acquirenti diversi per lo stesso articolo
e cio’ accade caso per caso. Questo succede quando un venditore ambulante
guarda qualcuno e decide che, per un qualsiasi motivo deve pagare di più per un
piatto di somtam. Succede anche quando un tassista si rifiuta di utilizzare il
tassametro o quando chiunque e dovunque interagisce con un tuk-tuk. Può anche
accadere quando si sta cercando di affittare un appartamento e quanto si paga un
affitto. Accade negli alberghi che hanno spesso un duplice sistema dei prezzi,
sconosciuto agli stranieri, con tariffe fino al cinquanta per cento in meno se
si è thai. Se si ha un coniuge tailandese e le si lascia fare la prenotazione è
possibile ottenere il prezzo più basso. D'altra parte, se la camera è segnata a
nome del farang e poi questo si presenta da solo a pagare il conto la cifra
potrebbe salire di colpo e il personale della reception sosterrà che ha fatto
un errore.
La maggior parte dei tour operator offriranno prezzi ai clienti thailandesi
scontati fino all’80% rispetto a cio’ che pagherete voi.
Siam Ocean World è
acquario nel seminterrato del grande magazzino Siam Paragon.Per qualche
ragione, i proprietari pensano che sia bene far pagare 350 baht (9,5 euro) ai thailandesi
e 850 baht (23 euro) agli occidentali ll prezzo thai è in tailandese così
nessuno si accorge di qualcosa.
Anche la vita notturna in Thailandia non è immune, un numero enorme di locali
notturni in tutto il Paeae addebiterà prezzi agli stranieri superiori di 100 -
300 baht per ogni voce.
Non tutti i mezzi pubblici sono più costosi per gli stranieri. Non importa
a quale nazionalità si appartenga, ci si può aspettare di pagare lo stesso per
treno, autobus e biglietti aerei. Ma è vero che i visitatori possono aspettarsi
prezzi superiori da taxi, tuk-tuk, e da songthaew.
La doppia indicazione dei prezzi provoca due tipi di problemi per le persone:
emotivi e finanziari. E difficile per molti stranieri, le vittime più comuni
della doppia imposizione dei prezzi, fare la pace con il concetto che hanno
bisogno di pagare più di altri clienti semplicemente a causa della loro origine
etnica. In un certo senso questo è razzista perchè il venditore del bene e del
servizio fa il suo prezzo sulla base di stereotipi e profili razziali.
In caso di doppia indicazione dei prezzi istituzionali si puo’ ottenere un
prezzo più basso, mostrando al personale che non si è un turista. Alcune
persone ottengono un prezzo più basso mostrando la carta di identità thai, la patente
di guida, il permesso di lavoro o anche una carta della banca locale per
dimostrare che si è residenti. Un altro modo è parlare thai e spiegare che non
si è turisti e si vorrebbero pagare la tariffa locale.
Molte volte, pero’ non si puo’ essere in grado di negoziare con il
personale perché non hanno l'autorizzazione a fare un prezzo più basso. Altre
volte non importerà niente quello che potrete dire, vedono semplicemente uno
straniero che deve pagare il prezzo per stranieri.
Parlare thai è un ottimo modo per negoziare con un venditore indipendente,
è più probabile fargli accettare di concedervi il prezzo locale per il piatto
di somtam o una tazza di caffè freddo.
Se si preferisce non incontrare la doppia indicazione dei prezzi interpersonali
è possibile, le imprese che non applicano tale pratica sono frequenti che non
utilizzano la pratica, ci sono app che permettono di avere la stessa tariffa
dei thailandesi per quanto riguarda i trasporti, mentre l'acquisto di cibo da
venditori con prezzi in mostra assicura che sarete trattati come i thai.
Inoltre richiedete sempre che il tassametro sia acceso quando utilizzate un
taxi. Se il tassista rifiuta o prende scuse del tipo: "Il contatore è
rotto" dite che volete scendere.
In certi casi pero’ i tassisti hanno il vantaggio che non c’è altra scelta
che utilizzare il loro servizio. In questi casi, barattre educatamente, ma in
generale si può solo sorridere e sopportare il prezzo più elevato. Anche i thailandesi
sono sottoposti a prezzi più elevati se i driver sanno di avere il sopravvento.
Durante il primo giorno in una nuova città, chiedete alla reception
dell'hotel le tariffe dei trasporti locali. Saperle questo ridurrà notevolmente
la possibilità di essere raggirati Inoltre, evitare di chiedere "Quanto?"
I tassisti vedranno in cio’ un'opportunità per fare più soldi e suggeriranno un
prezzo più elevato. Dire qualcosa come: "Il costo è di 30 baht,
vero?" Funziona bene, oltre a chiedere in thailandese se si conosce.
E 'abbastanza normale avere una reazione emotiva a imposizioni di dopi prezzi.
Le vittime riferiscono di sentirsi respinte, giudicate, stereotipate o anche
violate da episodi di doppia indicazione dei prezzi. Per cercare di far fronte
a queste reazioni provare a pensare alla situazione logicamente e comprendere
perché è fatta, ricordando che non è intesa come un insulto personale.
Per scusare questa politica dei
prezzi la maggior parte cita la percezione, sbagliata, che tutti gli stranieri
hanno un reddito disponibile molto più alta della media thai come motivo
sufficiente per pagare di più.
A creare questa credenza contribuiscono le stesse leggi thai. Come un
expat, al fine di garantirsi un permesso di lavoro in Thailandia è necessario guadagnare
una certa quantità di denaro ogni mese e tale importo è di gran lunga superiore
a quello guadagnato dalla maggior parte dei lavoratori thailandesi. L’importa
per gli europei dovrebbe essere a 65.000 baht (1765 euro).
Come turista, il presupposto è che, se si vive il tipo di vita che permette
vacanze dall'altra parte del mondo, è necessario disporre di denaro. In realtà
ha un senso. Non è il segmento più povero della popolazione che può permettersi
vacanze esotiche.
Naturalmente, la legittima contro-argomentazione è che, anche se è vero,
una ciotola di tom yam dovrebbe avere lo stesso prezzo di mercato, non importa
chi è venduta.
Un motivo in più per cui i locali sono spesso ammessi gratuitamente o molto
a buon mercato alle attrazioni come templi, musei e monumenti storici è perché
il governo non vuole far loro perdere la possibilità di vedere parti importanti
della loro eredità, semplicemente perché non hanno i soldi per pagare la tassa
di ammissione. La convinzione è che tutti i thailandesi, anche i cittadini più
poveri, hanno il diritto di visitare questi luoghi e non dovrebbero essere
penalizzati per avere pochi soldi.
Vi è anche l'argomento che, se non si pagano le tasse in Thailandia, è
giusto che si dia un contributo alle attrazioni pagando una tassa più elevata. L’argomento
non è neppure senza precedenti infatti, nel Regno Unito e la Francia in questo
momento vi è una forte critica che prende in consideazione gli 'stranieri' che hanno accesso ai servizi
domestici senza un costo aggiuntivo. Tuttavia, questo argomento non regge e fa
molta acqua nel settore privato.
La mia opinione, per quanto essa possa valere? Sono pienamente a favore
della doppia imposizione dei prezzi nel settore istituzionalizzato, a patto che
i prezzi siano equi. Quello che più mi convince è che la stato thailandese non
offre solo ingressi gratuiti ai suoi cittadini, una di queste sono i trasporti.
Sul treno delle 20:00 che va a Bangkok da Udon Thani i thai non pagano niente,
spero che nessuno possa venire a dirmi che dovrebbe essere la stessa cosa per i
farang. Sono invece decisamente contro i doppi prezzi nel settore privato. E
voi come la pensate?
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