Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

sabato 23 aprile 2011

Dottrina buddhista II parte.

Meriti, karma, offerte. 
Meriti. L’ottenere meriti e’ al centro della religione buddhista thailandese. I mezzi per procurarseli sono diversi e legati alla vita di ogni giorno: portare da mangiare ai monaci all’alba, offrire loro indumenti, provvedere ai bisogni del monastero, liberare animali, partecipare alla costruzione dei tempi. Nel far questo i thai sperano in una miglior vita futura e magari di diminuire il numero delle rinascite, non pensano al traguardo finale del nirvana. Questo viene considerato troppo, troppo lontano, lo stesso Buddha ha avuto visogno di parecchie vite, centinaio, prima di rinascere come Gautama e arrivare all’illuminazione. Queste vite sono raccontate nelle storie Jataka.
Karma. Nella filosofia indiana l’influenza delle passate azioni di un individuo sulle sue vite e reincarnazioni future. E’ basata sulla convinzione che la vita presente e’ solo una delle molte che si trovano in una catena di vite. L’accumulo di enerrgie morali nella vita di una persona ne determina il carattere, lo stato di classe e la disposizione nelle prossime vite. Il nprocesso e’ automatico e non ci possono essere interferenze neppure da parte degli dei. Nel corso di una catena di vite le persone possono perfezionarsi e raggiungere il livello di Bhrama o possono degradarsi a un punto tale da tornare in vita come animali. Bil concetto di karmam base dell’induismo fu anche incorporato nel budhismo e nel giainismo. Histi rifiutano di assegnare vergogna morale alle azioni di un individuo. Essi non temono un’eternita’ in paradiso o all’inferno.
Come risultato della loro credenza nel karma i buddhisti rifiutano di assegnare vergogna morale alle azioni di un individuo. La vita non e’ giudicabile e i buddhisti si sentono liberi di comportarsi senza colpa dato che il giudizio nella vita futura sara’ basato sulle loro azioni e non su un dogma religioso.
Offerte. Le offerte giocano un ruolo importante nella vita religiosa thailandese e sono il punto focale delle molte quotidiane relazioni fra il monastero e la comunita’ laica. Queste relazioni sono piu’ chiare e piu’ legate alla trazione nella Thailandia rurale, dove non sono uscurate dall’urbanizzazione delle citta’ e delle metropoli. Esse differiscono dale relazioni che esistono fra una chiesa cristiana o una sinagoga ebrea e le rispettive congregazioni in molti modi. Ci sono alcuni parallelismi come la predica di sermoni, le preghiere e il ruolo dei membri dell’;ordine religioso nel condurre cerimonie di riti di passaggio come nascite, matrimoni e morti ma ci sono ndifferenze molto notevoli di cui due principalmente influenzano la presentazione delle offerte.
Una delle maggiori distinzioni fra il wat tai e altri edifici religiosi fuori del buddhismo e’ che il wat funziona come un monastero. Per poter capire il parallelismo che esiste fra il wat e il monastero occorre escludere da questi ultimi quei luoghi in cui si sono ritirati monaci formando una comunita’ chiusa che ha fatto la scelta di ritirarsi dal mondo per la vita, cioe’ i monasteri di clausura e considerare quei monasteri dove la comunita’ religiosa dei monaci vive a stretto contatto con la parte laica dei fedeli. Vi sono piu’ di 30,000 monasteri in Thailandia e nessuno e’ un monastero di clausura, questo e’ reso impossibile dalla natura stessa delle pratiche buddhiste. Se si nha in mente questob allora si possono tracciare altri parallelismi, ad esempio ad esempio, anche se in differenti periodi storici, l’Eta’ di Mezzo per quanto riguarda l’Europa, entrambi sono serviti come luoghi di cultura e erudizione ed entrambi hanno giocato un importante ruolo per i regnanti.
Alcuni monasteri in Europa possono ospitare persone laiche che li si ritiurano per fare esercizi spirituali e sono strutturati inn modo da poterli ospitare, quindi, tutto sommato, il fatto che uomini tai si ritirino a un certo punto della loro vita per un breve periodo in un monastero porta a una grossa differenza. Ma cio’ che rea la differenza davvero e’ la quasi obligatorieta’ in n Thailandi di questo gesto. Dagli uomini tai ci si apetta che a un certo periodo della loro vita entrino in monastero, anche se non tutti lo fanno. Tradizionalmente, comunque, ci si aspetta che ogni maschio passi una stagione delle piogge nel locale monastero ed e’ tale l’affluenza che il monastero cessa di essere una comunita’ di monaci e diventa una comunita’ di uomini, i cui membri ruotano fra il wat e il villaggio o la citta.
L’influenza che questa tradizione ha sulle offerte e’ che la comunita’ religiosa, che e’ anche parte della comunita’ laica deve essere sostenuta materialmente, in particolare con cibo e abiti. In aggiunta a questo iccorre considerare che ogni persona deve costantemente agire per guadagnare meriti. E uno dei modi piu’ semplici e’ fare offerte religiose. Queste offerte comprendono oggetti pratici per l’uso dei monaci e offerte per le funzioni come fiori, incensi e candele. Tutte le offerte devono essere presentate al war in un ricettacolo. Per questo scopo c’e’ una grand varieta’ di contenitori da offerte: ciotole e vassoi. Alcuni dei tipi piu’ comuni sono quello per portare fiori, mkhan dok, o il triangolare khan kaeo thang som, il phan waen fan e’ il ricettacolo usato annualmente per presentare abiti ai monaci, mentre il tieb e’ un vassoi con coperchio utilizzato per donare cibo.
La forma piu’ semplice di offerta e’ un set composto da tre bastoncini di incenso rappresentanti il Buddha, il suo injsegnamento e l’ordine monastico, alcuni fiori, una candela e una piccola foglia d’oro. Il wai phra, cioe’ la routine delle offerte non e’ rigidamente fissata e si possono notare un certo numero di variazioni. Sebbene avvenga in publico e’ un atto strettamente privato, fra la persona che fa l’offerta e il Buddha. Normalmente, per prima cosa e’ accesa la candela e posta in fila insieme alle altre. Poi i bastoncini di incenso sono accesi dalla candela e tenuti fra le palme delle mani che si profondono in un wai. A questo punto, sedendo quietamente in posizione rispettosa i tai recitano a mente alcuni alcune frasi in pali, il linguaggio delle sacre scritture buddhisteglorificando il Buddha, il suo insegnamento e l’ordine dei monaci da lui creato. Questo e’ normalmente seguito da un desiderio espresso mentalmente. I bastoncini di incenso sono poi onfilati in un contenitore pieno di sabbia e la foglia d’oto pressata sull’immagine del Buddha. Seguita questa procedura e’ normale lasciare alcune monete nella scatola delle offerte.
Se poi si desidera fare offerte di oggetti necessari alla vita quotidiana dei monaci sapne, lamette, dentifricio questi devono essere acquistati apposiutamente. Mettiamo si puo’ essere soliti tenere una scorta di questi oggetti nel nostro bagno, non vanno bene, nello stesso modo non si possono comprare stecche di sigarette e poi donarne una a loro. Uguale succede per il cibo, si puo preparare il pasto piu’ sontuoso ostriche, salmone, aragoste, nlo si puo fare con grande abbondanza e dopo aver mangiato lasciare il rimanente che sicuramente sfamerebbe dieci persone a loro, orrore, non va bene!!! Voi dovete per primo dare da mangiare a loro poi mangiare quello che rimane.
Essere generosi con le offerte al tempio locale non solo accellera il raggiungimento del nirvana ma anche aumenta lo stato sociale all’interno della comunita’.

Reincarnazione e rinascite.
Reicarnazione o trasmigrazione delle anime o metempsicosi. E; la dottrina della rinascita delle anime in una o piu’ successive esistenze, che possono essere umane, animali o vegetali. La crdenza nella reincarnazione e’ caratteristica delle religioni asiatiche specialmente nell’induismo, nel jainismo, nel sikhismo. Il buddhimo non parla di reincarnazione, non usa mai tale tale parola, usa il termine rinascite. Non si tratta solo di una differenza semantica ma cosa dice il buddhismo su questo argomento e’ subdolo e non favile da capire.
Tutte si riferiscono alla dottrina del karma: la credenza che le azioni di questa vita hanno effetti sulle prossime. Nell’induismo una persona puo’ essere liberata dal ciclo delle nnascite solo raggiungendo uno stato di illuminazione. Lo stesso e’ nel buddhismo dove disciplina e meditazione possono auitare a cercare la sakvezza del nirvana e a fuggire dalla ruota di nascite e rinascite. Il concetto pero’ se la reincarnazione avverra’ in un miliardario o in un vagabondo non appartiene al buddhismo ma e’ un concetto induista o brahminico, la dottrina delle rinascite nel buddhismo puo’ essere solo capita in termini di uno dei piu’ profondi insegnamenti del Buddha e questo richiede considerevole studio e per essere capito. Il motivo di tutto questo e’ che il buddhismo non ha, un catechismo che da’ le corrette risposte uffuciali.
Il buddhismo diversamente dal cristianesimo rifiuta di rispondere a molte delle questioni base sul significato della vita come le origini dell’uomo e le disposizioni finali. La vita e’ vista come una condizione impermantente piena di forze contradditorie che domandano no spiegazione e che sono sperimentate con pochi tentativi di razionalizzazione.
D’’altra parte per la maggior parte delle persone questo ha poca importanza e poca importanza per vloro gli attribuisce lo stesso Buddha il quale discoraggia qualsiasi questione che non conduca al suo traguardo finale, l’eliminazione del dukkha. Cosi’ i thai buddhisti sono praticamente lasciati soli a determinare il loro sistema di valori e livello di moralita’.
E’ vero d’altra parte che se vi dovesse capitare di vincere una lotteria potreste sentirvi chiedere cosa avete fatto nelle vite precedenti per meritarvi quello.
Manicheismo e gnosticismo accettano il concetto di rincarnazione e cosi’ lfanno alcuni movimenti spirituali moderni come i teosofi.

Virtu’ sociali adottate dal buddhismo.
Virtu’ nispirate dal buddhismo che sono alla base di un buon sviluppo mentale e fisico, secondo ilo modo di vedere dei bthai, sono”
◊ Dana: si puo’ vedere applicare questa pratica in molti modi: rgali dati da e a suoeriori sociali, donazioni caritatevoli e cosi’ via. Se si guarda attentamente si vede che il dana non e’ considerato meritoriose fatto con legami o condizioni attaccate. Se date a qualcuno del denaro perche’ vi siete accorto che non sta bene e ha bisigbo di un medico e medicine e nel far questo gli dite: “Questi servono per curarti, non li andare a bere e non spenderli andamdo a donne.” Avrete fatto un regalo, avrete fatto un’opera buona, nessun dubbio, ma non avrete fatto del dana in quanto avete condizionato la vostra azione, al bere e alle donne.
◊ Sila, moralita’. Essere moralmente elevato e una persona etica e’ un valore universale. in tutte le culture. Ma e’ proprio la cultura che ne detrmina la definizione. Per esempio: non uccidere. Perche’? Perche’ condurre la vostra vita con ostilita’ verso altri non e’ un coretto modo di vivere. In alcune culture questo vuol dire che viene bandita la caccia e la pesca, nello stesso modo in cui viene bandita la guerra. In altre ancora cio’ significa che non bisogna distruggere l’ambiente da cui altre creature dipendono. Una mancanza di moralita’. e questa e’ solo la prima causa, vi previene dallo sviluppare un amore sensitivo e generoso verso le altre creature.
◊ Sviluppo morale e intellettuale. Per molti tai questo e’ il vero traguatdo della vita: mente pukita, l’abilita’ di penetrare umana e di purificare le nostre azioni cosi’ da poter sviluppare sensibilita’ e comprensione. Molti tai pensano che questa qualita’ puo’ essere ottenuta con intensa meditazione, nolti pensano che significhi diventare il miglior budddhista possibile: uno che prega, rispetta le immagini religiose e i monaci e tutti quei sistemi di vita ritualistici che creano meriti per lui e per gli altri. 

La Triplice Gemma.
Tutte le Triplici gemme che sono: il Buddha; il dhamma, il suo insegnamento; la sangha, la comunita’ buddhista sono venerate dai buddhisti tha e sono ben visibili i Thailandia.
Il buddha e’ ben presente nelle sue sculture che si possono trovare ovunque in Thailandia, ildhamma e’ salmodiato mattina e sera in ogni wat e insegnato a ogni cittadino thai alle scuole primarie, la sangha si puo’ vedere nella presenza dei monaci vestiti in arancio, specialmente alla mattina presto quando celebrano i loro giri di casa in casa, di negozio in negozio.

Dharma.
Il termine dharma assume un significato diverso a seconda delle religioni:
• Nella religione induista e' la legge religiosa e morale che governa la condotta individuale e di gruppo. E’ trattata nel dharmasutra, la piu’ vecchia collezione di leggi induiste e nella compilazione di leggi e costumi chiamata dharmashatra.
• nel jainismon significa vortu’ morale ed la vita eterna delle forze.
• nel buddhismo e’ la verita’ universale, comune a tutti gli individui, a tutti i tempi ed e’ vista come la primaria fonte delle dottrine e pratiche buddhiste.

Sangha.
Ordine monastico buddhista, traduzionalmente composto di quattro gruppi: i monaci, le suore, gli uomini laici, le donne laiche. Insieme con il Buddja e il dharma forma il Triplice Rifugio o Triplice Gemma, uno dei credi base del buddhismo. Buddha stabili’ il bhiksu sangha per gli uomini e piu’ tardi il bhiksuni sangha per le donne. I membri dipendono dalle offerte della comunita’ dato che sono scoraggiati dall’esercitare il commercion o l’agricoltura. Essi vivono in accordo con la Vinaya Pitaka.
Bhiksu o bikkhu ib pali e’ un membro della sangha, l’ordine di uomini consacrati stabilito dal Buddha, un ordine femminile esiste in alcune tradizioni del buddhismo mahayana. Originariamente essi erano mendicanti seguaci del Buddha che insegnavano buddhismo in cambio di cibo. Oggi i ragazzi possono entrare nella vita monastica come novizi ma i candidati all’ordinazione devono avere piu’ di 21 anni. Ci sono circa 200 regole da seguire che riguardano: relazioni sessuali, omicidi, furti prtano all’espulsione. Un bhiksu si rasa testa e faccia, possiede alcuni beni essenziali e chiede giornalmente offerte per il suo cibo. Il buddhismo teravada proibisce ai monaci di possedere soldi e di lavorare, al contrario di altre forme di buddhismo, come il buddhismo zen che richede ai monaci di lavorare.

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