Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

domenica 4 novembre 2012

Segni di auspicio nel Buddhismo.

Ci sono otto simboli che sono considerati di particolare auspicio e di cui, osservando, si puo' trovare la presenza in qualsiasi wat, anche se qualche volta in forma cosi' stilizzata da non essere riconoscibili a occhi non addestrati. Questi simboli fanno anche parte della forma di Buddhismo praticata in Thailandia, nel senso che appartengono alla religione buddhista in generale.
Gli otto simboli di buon auspicio sono: 
Il fior di loto, rappresenta la purezza e la nascita divina. Il loto ricorda anche una metafora usata dal Buddha per far comprendere i suoi insegnamenti: Il Buddha disse una volta che le persone sono come i fior di loto, questi fiori hanno le radici del fango, lo stelo cresce attraverso l'acqua, e il fiore molto profumato si trova sopra l'acqua, crogiolandosi al sole. Questo modello di crescita e' lo stesso a cui dovrebbe sottostare un essere umano e esemplifica il progresso dell'anima che dal fango primordiale del materialismo, attraversa le acque dell'esperienza, per arrivare a illuminarsi sotto il sole. L'uomo nasce dall'ignoranza e attraverso la sofferenza dovrebbe arrivare all'illuminazione. 
Sebbene ci siano altre piante acquatiche che fioriscono sopra l'acqua e' solo il loto che grazie alla forza del suo stelo, si erge regolarmente 20/25 centimetri sopra la superficie. 
Ci sono diverse scuole e interpretazioni di questo fiore fra studiosi del buddhismo secondo alcune esso rappresenta lo spirito degli uomini migliori, che e' senza macchia e non aderisce al peccato, come il fiore nell'acqua fangosa non aderisce al fango, secondo un'altra interpretazioner il cuore degli esseri umani è come un fiore di loto chiuso: quando le virtù del Buddha si sviluppano al suo interno, i fiori di loto fioriscono. 
Ogni importante divinità buddista è associata in qualche modo con il loto, o e' rappresentata seduta su uno di questi fiori in piena fioritura o tiene uno di questi fiori nelle sue mani. In alcune immagini di Buddha e' in piedi, e ogni piede poggia su un loto. Il loto è uno dei motivi ricorrenti nell'arte buddhista ed appare in tutte le espressioni di questa, impreziosendo tessuti, ceramica, scultura e architettura. 
Il loto e' quindi spesso rappresentato e coltivato nei templi. I loti bianchi rappresentano la perfezione spirituale e la purezza; quelli rosa sono associati al Buddha; i rossi amore, compassione e qualita' associate con il cuore; i blu saggezza e vittoria sopra i sensi. 
La ruota della legge e' un'altro simbolo molto frequente. Essa rappresenta l'insegnamento del Buddha. Il Buddha fu la persona che inizio' a far girare la ruota del Dharma Può avere un numero variabile di raggi, che nella maggior parte dei casi sono otto a rappresentare il Nobile Ottuplice Sentiero. Secondo le parole del Buddha i raggi della ruota descrivono le regole della pura condotta: la giustizia e' rappresentata dall'uniformita' della loro purezza, la saggezza e' rappresentata dalla ruota, la modestia e il pensiero sono il perno su cui e' fissata la verita' inamovibile. Il movimento della ruota è una metafora per il rapido cambiamento spirituale generato dagli insegnamenti del Buddha: il suo primo discorso nel Parco dei Cervi a Sarnath è conosciuto come il "primo giro della ruota del dharma". I suoi discorsi successivi a Rajgir Sravasti sono conosciuti come i "trucioli secondo e terzo della ruota del dharma". La ruota rappresenta anche il ciclo infinito del samsara, o delle rinascite, a cui si puo' sfuggire grazie agli insegnamenti del Buddha. 
La ruota era un simbolo comune nella prima arte buddista, prima dell'introduzione di immagini di Buddha. In quei giorni, il Dharmachakra simboleggiava non solo gli insegnamenti ma il Buddha stesso. Sulla cima alle colonne costruite dall'imperatore Ashoka (272-32 a C), quattro leoni scolpiti e quattro ruote sono volti verso le quattro direzioni per proclamare il Dharma buddhista a tutta l'India. 
Oggi, la Dharmachakra appare nell'arte di ogni cultura buddista. Nelle immagini del Buddha, la ruota appare sulle palme delle mani e le piante dei piedi, dove è uno dei 32 marchi di un Grande Uomo. Appare anche nel Mudra Dharmachakra, in cui il Buddha forma una ruota con la posizione delle mani. 
La conchiglia ha meno significato nel Buddhismo thailandese di quanto ne avesse nell'Induismo ma le tre linee presenti nel collo di Buddha si dice che rappresentino la conchiglia e a sua volta la profondita' della voce con cui egli introduceva i suoi seguaci al sentiero del Dharma. Tra gli otto simboli, rappresenta la fama della dottrina del Buddha, che si diffonde in tutte le direzioni, come il suono della tromba conchiglia. 
Due pesci corati e' il terzo simbolo d'auspicio budddhista Il simbolo d'oro, i due pesci ,di solito appaiono in posizione verticale con la testa rivolta verso l'interno, con ogni pesce che guarda l'altro. La coppia di pesci nasce da un antico simbolo pre-buddista rappresentante i due fiumi sacri dell'India, il Gange e Yamuna. Simbolicamente, questi due fiumi rappresentano i canali lunari e solari che originano dalle narici e permettono lo scorrere dei ritmi alternati di respiro, o prana. I due pesci pero' non si vedono frequentemente o facilmente nei templi. 
Un nodo senza fine e' un motivo ricorrente nelle decorazioni dei templi e nell'arte thai in generale. Il nodo infinito è un sistema chiuso, un ornamento grafico composto da rettangoli e linee intrecciate. Si sovrappone, senza un inizio o una fine, a rapptresentare la saggezza infinita del Buddha e la compassione. Indica la continuità come la realtà di fondo dell'esistenza. Si congettura che potrebbe essersi evoluto da un antico simbolo naga.. 
Lo scrigno o il vaso del tesoro rappresenta il tesoro senza fine del dharma ed e' un simbolo molto comune nell'arte thailandese. All'interno dei wat e' spesso rappresentato da un bulbo conico con sulla cima foglie di banana o fiori di Jasmine. 
Il parasole e' un'altro simbolo con molti significati . Puo' rappresentare la regalita' o uno status veramente alto e per questo e' tenuto sopra la testa della persona a cui si vuole mostrare amore e rispetto. Esso rappresenta anche la protezione contro la sofferenza data dall'insegnamento dl Buddha. 
Nelle antiche guerre indiane l'insegna della vittoria era uno stendardo militare che portava le insegne del suo campione specifico. Questo stendardo fu poi adottato dal buddhismo come emblema della vittoria del Buddha su Mara il cui risultato finale fu l''illuminazione. Mara infatti rappresentava tutti quegli ostacoli che inibivano i progressi verso tale traguardo, quali passione, orgoglio, lussuria, paura della morte e simili. Come tale lo stendardo annuncia il trionfo della conoscenza sull'ignoranza. Si dice che uno stendardo fu collocato dal Buddha stesso sulla cima del Monte Neru a simboleggiare la sua vittoria su tutto l'universo. 


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