Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

sabato 23 aprile 2011

Dottrina buddhista. I parte.


Le verita’ che il Buddha considera centrali per la sia dottrina sono conosciute col nome di Quattro nobili verita’:
Dukkha Tutta la vita e’ soggetta a insoddisfazione e infelicita’ che sono chiamte dukkha. La nascita e’ insoddisfacente, diventare anziano e’ insoddisfacente, la malattia e’ insoddisfacente, la prospettiva della morte e’ insoddisfacente. Questa comunque e’ l’idea di base e ognuno puo’ aggiungerne altre: avere fame o avere mal di stomaco per troppo cibo, guerra e disastri, essere separati da chi si ama, dover stare vicino a una persona che ci e’ antipatica o odiosa, disappunti di tutti i tipi. Queste situazioni sono produttive di dukkha. Occorre anche ricordare che queste situazioni non sono produttive di dukkha da sole. Il dukkha e’ la vostra reazione emozionale a queste situazioni e il vostro sentire quando vi incontrate con esse.
Anicca. La seconda verita’ e’ che tutti i dukkha sono prodotti dalla voglia. Volete ascoltare un programma televisivo e un aeroplano che passa sopra la casa crea disturbi, volte dormire e il traffico e’ assordante. Se poteste ascoltare il programma cosi’ come’, se poteste accettare il traffico se foste cioe’ in grado di eliminare il vostro d esiderio per il programma e per il silenzio non esperi,emtereste dukkha in queste situazioni.
Anatta. La terza delle quattro nobili verita’ e’ che eliminando il desiderio ci si libera dal dukkha. Troppo semplice ma forse se potreste accettare la condizione della vostra vita e il mondo vi accorgereste che il dukkha scompare.
I monaci passano molto del loro tempo a studiare questo passo del processo. Altre religioni in India e in altri posti sono uscite con questa idea in una forma o nell’altra.
Dove l’insegnamento dek Buddha differisce da tutte queste altre religioni e’ nella quarta nobile verita’. Che contieneb l’Ottuplice Sentiero che illustra come fare per sopprimere il desiderio e quindi elimare il dukkha. Il Buddha divise il suo schema in otto passi che devono essere fatti dai suoi seguaci, sia monaci che laici. questi comportano osservazione e studio sui modi di vivere di ognuno e comportano alcuni cambiamenti che sono necessari per arrivare a una riforma nella vita di ognuno. Questi sono descritti negli otto diritti:
Diritto vedere. Questa e’ la conoscenza che si trova in ogni tuo problema, l’insegnamento del Buddha offre una strada per uscirne. Diversamente da altre religion i questo non significa solamente che si deve dare assenso al proprio maestro, ma che tu devi credere. Il Buddha non fece moltro credito credendo tutto da solo, nper vl’ovvia ragione che gli uomini hanno ampiamente dimostrato che essi possono credere tutto cio’ che vogliono, senza realmente cambiando molto per il meglio. Diritto vedere e’ semplicemente la conoscenza che il dhamma del Buddha puo’ fare qualcosa per il tuo beneficio.
Diritto pensiero. La reazione che tu credi uscira’ e controllera’ le tue azioni. Di conseguenza i tuoi pensieri doveanno essere esaminati per le qyalita’ sane e per quelle insane. Qyeste ultime sono produttive di dukkha, i precedenti sono i pensieri liberi dal desiderio dei semsi, dalle malattie, dalla crudelta’. Fare uscire esattamente cosa questi sono e’ qualcosa di non ovvio e richiede intenso studio.
Diritto parlare. Il modo in cuy parliamo spesso riflette quello che pensiamo. In termini pratici questo significa astenersi dal mentire, dal raccontare favole, da un linguaggio poco pulito e da bubbole.
Diritta azione. Questo significa astenersi dall’uccidere, dal rubare, da illegali attivita’ sessuali, illegali qui significa abusive e esplitative piuttosto che un’assoluta proibizione. La violenza sessuale, maturalmente, puo’ essere un esempio di abuso intercorso. Ma, puo’ la prostituzione bessere esplotativa? I buddhisti hanno studiato questa materua per determinare cosa e’ sbagliato con questi atti, perche’ alcuni sono illegali? O puo’ lo stato di illegalita’ riflettersi solo su un certo periodo o su una certa zona? Come dice il carattere principale di La casa da te’ di August Moon:
“La pornografia e’ una questione di geografia.”
Diritti mezzi di sostentamento. Molte attivita’ che le persone intraprendono per guadafnarsi da vivere possono essere produttrici di dukkhain nmezzo a queste il Buddha includeva qualsiasi cosa che porti offesa ad altre perone, come trafficare in armi, schiavi, veleni, macelli, pesca. Soldati, inganni, imbrogli e usura. Puo’ un mattatoio per animali da carne cadere in questa condanna? E se si cosa possiamo farci?
Diritto sforzo. Lo stato di evitare e sopprimere il demone e qualsuasi stato non sano all’interno di se stessi e mantenere stati sani sempre all’interno di se stessi. Far questo richiede conoscere se stessi molto bene, all’interno e all’esterno.
Diritta memoria. Ino sviluppo della consapevolezza, spesso ottenuta con la meditazione.
Diritta concentrazione. Pratiche meditative che sono il ponte per un ulteriore sviluppo mentale.
I primi due principi sono motivazionali, i secondi tre danno un codice morale, gli ultimi tre portano la mente dell’uomo ad agire correttamente.
Quando scoperti dal Buddha, nel VI secolo a.C., questi primcipi filosofici erano in netto contrasto con la dottrina del paramatman che parlava di un eterno e felice io. Qui ndi quella di Buddha fu ufficialmente un’eresia contro la religione brahminica dell’India. Queste quattro nobili virtu’ avevano e hanno, secondo i buddhisti il potere di liberare qualsiasi essere umano che possa realizzarle.
Uno puo’ dire che la meditazione e lo sviluppo mentale prendono il posto che in altre religioni puo’ essere tenuto da preghiera, conremplazione e opere buone. L’atto di pregare un dio o un santo per chiedere qualcosa e’ sconosciuto nel buddhismo theravada, anche dato che non ci sono dei da pregare. Tuttavia molti tai pregano Buddha da molto tempo andati per un aiuto nei loro affari. Questo e’ un misconcetto circa il buddhismo, dato che il Buddha fu unicamente un maestro per i suoi discepoli che insegno’ per il loro immediato beneficio,’ anche se poi tuto si evolse in una religione di persone, per meglio dire di stato, qui in Thailandia. Il re di Thailandia deve essere buddhista, d’accordo, ma e’ anche il protettore di tutte le altre religioni.
Ci sono molti insegnamenti attribuiti al Buddha ma questi ne formano la base
Nirvana, metta, karuna, mudita’, upekkha.
Nirvana in sanscrito, estinzuine. Nel pensiero religioso indiano lo stato trascendente di liberta’ raggiunto con l’estinzione dei desideri e il raggiungimento dello stato che rende capaci di usare poteri sensoriali e mentali per capire cio’ che succede. Il Nirvana e’ il traguardo completo delle duscupline di meditazione, particolarmente nel buddhismo. La liberazione dai desideri, e di conseguenza dalla sofferenza, e dal continuo ciclo delle rinasciote costituisce l’illuminazione, o l’esperienza del nirvana. Il buddhismo theravada concepisce il nirvana come uno stato di tranquillita’ e pace. Il buddhismo mahayana lo equipara a sunyata, vuoto, dharma-katya, l’essenza del Buddha, e dharma-datu, l’ultima realta’. E’ comunque il fine ultimo del Buddhismo Theravada e’ l’estinzione di tutte le avidita’ e percio’ di tutte le sofferenze, dukkha. In effetti e’ anche la fine del ciclo delle rinascite che che e’ l’esistenza, sia quelle momento per momento sia quelle vita per vita.
Sarebbe pero’ troppo semplice dire che cio’ che i buddhisti tai desiderano e’ ottenere un goal specifico che potrebbe essere il paradiso o nibbana. Alcuni lo vogliono, altri no, altri ancora non capiscono il concetto per niente. Per dire cosa bi buddhisti vogliono ci sarebbe bisogno di un’altro volume come questo, tuttavia a parte il nirvana ci sono quattro stati che i buddhisti educati e praticanti considerano degni di raggiungimento:
Metta. E’ l’amore gentile verso tutti gli esseri compreso persone che non piacciono, animali e insetti di tutti i generi – cfompresi serpenti, scarafaggi, formiche e simili. Molti buddhisti credono che se si riesce a sciluppare questo tipo di amore verso le zanzare esse smetteranno di attaccare per succhiare il sangue.
Karuna. E’ la compassione verso tutte le creature. Il Buddha fu chiamato quando era in vita l’”Uno Compassionevole” a causa dell’insegnamento e della pratica di questa qualita’ verso persone, animali ne insetti. Il suo ragionamento fu che tutte le creature sono sulla stessa barca esistenziale e questo porta tutti a remare per non affondare. Tutti vogliono vivere trovare successo, felicita’ e salute; egli credeva che ognuno di noi e’ membro senziente e pensante della societa’ universale, e ognuno deve agire da tale e non far del male ad altre creature. In India dove questa credenza e’ fortemente sostenuta si possono trovare religioni dove i praticanti si coprono il naso quando camminano in modo da non respirare piccole creature. I buddhisti non vanno cosi’ lontano come fanno i giainisti che portano sempre con se scope per pulire il pavimento prima di fare i loro passi, in moda da non capestare creature come le formiche. Devoti buddhisti possono tuttavia pressare stoffa sui loro rubinetti dell’acqua. Questo non serve solo per proteggere gli umani dall’ingerire gli insetti che sono nell’acqua ma per proteggere questi dall’essere ingeriti. Uno degli oggetti che un monaco deve mostrare durante l’ordinazione e’ un colino dell’acqua che e’ usato con lo stesso proposito prendendo acqua da una giara o da un tubo.
Mudita’. E’ la smpatetica gioia che si prova per il successo di un’altro persona. Per esempio tu ed io decidiamo di comprare due biglietti alla lotteria, io vado a comprarli e il tuo biglietto vince, come mi devo sentire? Con simpatetica gioia naturalmente. Devo gioire della tua buona fortuna. Se dovessi solo pensare che potevo tenere quel biglietto per me non esperimenterei mudita’.
Upekkha questo termine viene tradotto, rrroneamente, qualche volta con indifferenza. E’ piuttosto la qualita’ della calma ed e’ diretta verso te stesso e non verso gli altri. Tu rimani freddo qualsiasi cosa ti accada. Pensate all’insegnament calma, d’altra parte se cio’ che arriva e’ cattivo, penoso e brutto occorre accettarlo con la stessa calma. In base alla legge del karma ci si e’ meritato questo per qualcosa fatto in precedenza, in questa vita o in una vita precedente. Cosi’ qualsiasi cosa succeda occore accettarlo con indifferenza e calma come una punizione o ricompensa per qualcosa che si e’ fatto.
Amore gentile, compassione, simpatetica gioia sono diretti verso gli altri, l’equanimita’ e’ diretta verso se stessi. Queste qualita’ colletivamente chiamate Brahmavihare o dimora degli dei sono sviluppate dai buddhisti. 


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