Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

domenica 4 novembre 2012

Il Gaur (Bos frontalis) in Thailandia.

Il gaur è uno dei più grande dei bovini selvatici, questi animali possono raggiungere oltre due metri al garrese. L'elegante, cappotto scuro è nero nei maschi maturi e' marrone scuro nelle femmine e nei giovani.
Le gambe sono di colore chiaro e, cosa insolita tra bovini, vi è una cresta di grigio tra le corna. Questi animali sono estremamente tarchiato e voluminosi, hanno una grande gobba sulle spalle e una giogaia di pelle sotto il mento che raggiunge le zampe anteriori. Entrambi i sessi portano corna, che sono di colore giallo alla base ma raggiungono il nero nelle punte, esse escono dai lati della testa e si estendono curve verso l'alto fino a 80 centimetri di lunghezza. La sua altezza al garrese va dai 1,7 metri a 2,2 metri, la lunghezza dai 2,5 ai 3,3 metri e il peso dai 700 ai 1,000 kg. e oltre. Queste dimensioni fanno si che sia uno dei piu' imponenti bovini e gli hanno fatto attribuire il nome di bufalo indiano. Le femmine sono in genere del 25% piu' piccole rispetto ai maschi. 
I gaur vivono in piccoli branchi che in certi momenti raggiungono anche i 40/50 individui. In gennaio e febbraio, gaur i gruppi sono piu' piccoli e raggiungono gli 8/11 individui, uno dei quali è uni toro. Nei mesi di aprile e maggio, il periodo dell'accoppiamento, più i tori entrano a far parte del branco per accoppiarsi, fra questi ci sono gaur che si spostano da gregge a gregge, accopiandosi cosi' con diverse femmine. Gli incontri che si risolvono in combattimenti sono rari, e la dimensione tende a stabilire la posizione dominante. Durante la stagione degli amori il muggito di chiamata dei maschi e molto forte e può essere sentito a più di 1,6 km di distanza. Si sa' che il gaur produce uno sbuffo fischiante che e' un sistema di allarme e un basso suono simile a quello di una mucca. 
Nel mese di maggio i gaur che si erano aggregati lasciano il branco e possono formare mandrie o vivere da soli. Le mandrie riescono a coprire da 2 a 5 km. al giorno. Ogni mandria ha un'area, non eslusiva, che considera propria. La gestazione dura circa 275 giorni con nascite che avvengono principalmente tra dicembre e giugno, anche se si possono verificare durante tutto l'anno, una femmina di solito dà alla luce un solo piccolo 
Di solito attivi durante il giorno, in aree con ampi insediamenti umani hanno sviluppato abitudini più notturne. Mandrie Gaur sono guidati da una vecchia femmina adulta vecchia, la matriarca. 
L'habitat e' ristretto a aree collinari con foreste cioe' foreste sempreverdi, decidue e savane, spesso associate a radure e terreni relativamente aperti. I gaur pascolano preferibilmente sulle erbe verdi, ma si cibano anche di frutta e foglie. Durante indagini sono state indentificate 32 specie di piante che sono utilizzate come cibo. Essi consumano erbe, giovani germogli, fiori, con una forte preferenza per le foglie. La preferenza alimentare varia comunque in base alla stagione. Preferiscono cibarsi 6:30-8:30 e 17:30-18:45. Durante le ore più calde della giornata, 13:30-15:30, riposano invece all'ombra di grandi alberi. 
Il gaur e' nativo del Sudest asiatico e della regione indiana in modo piu' particolare e' nativo di Bangladesh, Bhutan, Cambodia, Cina; India, Laos, Malaysia (penisola Malaysia), Myanmar, Nepal, Thailandia, Vietnam Oggi la sua vita e' considerata vulnerabile ed e' regionalmente estinto in Sri Lanka, Tibet e Sud della Cina.. Il gaur è protetto in tutti i paesi in cui è presente, il commercio internazionale è vietato e la specie e' presente nell'Appendice I della Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (CITES). 
Anche se la popolaziona indiana di gaur e' rimasta abbastanza stabile negli ultimi anni, altrove la specie ha mostrato un declino preoccupante, soprattutto in Indocina . La caccia, in particolare per le corna, rimane una grave minaccia per la sopravvivenza accoppiata con la diffusa perdita di habitat che sta attraversando gran parte dell'Asia. Inoltre i gaur sono a rischio di malattie che si trasmettono dagli animali domestici, come peste bovina e afta epizootica. 
 In Thailandia gaur si trovavano una volta in tutto il paese ma dal 1990 erano rimasti meno di 1.000 individui. Oggi non esistono gaur in Thailandia al di fuori di parchi nazionali, Khao Yai National Park, Tap Lan National Park and Pang Sida National Park, Huai Kha Khaeng Wildlife Sanctuary, Thung Yai Naresuan Wildlife Sanctuary, Kaeng Krachan National Park, Mae Nam Phachi Wildlife Sanctuary, il complesso di Khlong Nakha e i santuari di Om Koi e Mae Tuen. Fra queste la zona piu' abitata e' il Parco nazionale di Khao Yai, dove a fine secolo erano presenti 150 individui. 
 La popolazione gaur e' oggi in aumento in diversi siti in Thailandia, in particolare in Huai Kha Khaeng Wildlife Sanctuary e Thung Yai Naresuan Wildlife Sanctuary, dove e' stata svolta un'efficacia lotta contro il bracconaggio. 
A causa delle loro dimensioni e della potenza formidabile, i gaur hanno pochi nemici naturali. Leopardi e gruppi di cani rossi possono occasionalmente attaccare vitelli incustoditi o animali sani, ma solo la tigre e il coccodrillo d'acqua salata e' certo che possano uccidere un maschio adulto, ma spesso si e' visto mandrie di gaur metterli in fuga e in certi casi si pensa che cio' possa essere fatto anche da un animale solo, tanto che si contano casi di tigri uccise da un solo gaur. Quando posti di fronte a una tigre, i membri adulti di una mandria spesso formano un cerchio che circonda gli individui piu' vulnerabili e i vitelli. Mentre possono essere aggressivi verso altri animali non sono aggressivi verso gli esseri umani, come i bufali selvatici asiatici. In India questi animali sono stati addomesticati e sono utilizzati per l'alimentazione e per aiutare l'uomo al lavoro. 


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