Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

domenica 9 dicembre 2012

Il Chadok e le storie Jataka.

Il Canone Pali e' di particolare importanza nel Buddhismo Theravada, la forma di Buddhismo seguita in Thailandia, Sri Lanka, Birmania e Cambogia. E' una grande raccolta di scritti conosciuti come Tripitaka, i "tre canestri", le Vinaya Pitaka, che elenca le regole per i monaci e le suore, le Sutta Pitaka che e' una raccolta di insegnamenti su vari soggetti e le Abidhamma Pitaka che e' un sommario delle Sutta Pitaka nella forma di commentari. Il Buddha insegno' per 45 anni cosi' la collezione dei suoi insegnamenti e' imponente. 
Poco di questo invero arriva alle persone laiche thai, che hanno scarse conoscenze del Canone Pali, cio' anche perche' e' scritto, appunto, in Pali, un antico,linguaggio indiano.
Inoltre quando i monaci salmodiano essi lo fanno nella stessa lingua, che non tutti i monaci capiscono, sebbene la maggior parte sappia il succo di cio' che cantano. Dove tutti i thai sono molto ferrati per quanto riguarda la latteratura buddhista sono le proprie Jataka dato che queste storie sono state tradotte in Thai e sono alla base di sermoni e di storie raccontate ai bambini nella loro giovinezza, nonche' studiate a scuola. 
Il Chadok e' una collezione di 547 storie jataka contenute nel Canone pali che raccontano le vite di Buddha prima dell'incarnazione come principe Siddartha. Il Buddha aveva aveva avuto aveva avuto molte vite precedenti come bramino, re, principe, demone, scimmia, leone e cosi' via. Le storie nel loro insieme illustrano diverse virtu' come generosita', moralita', rinuncia, coraggio, energia, pazienza, sincerita', determinazione, benevolenza e cosi' via. Versi attribuiti al Buddha accompagnano ciascuna storia come una specie di sermone e danno modo agli ascoltatori di riflettere su quanto e' stato loro narrato. Di tutte queste storie le piu' famose sono due, quella di Phra Malai, un monaco che visito' sia il paradiso. dove incontro' il Maitreya o Buddha futuro, e l'inferno e ritorno' per descrivere quello che aveva visto e imparato li e la grande storia del Principe Vessandara che racconta la generosita e la rinuncia nelle sue forme piu' estreme. 
Le storie jataka sono una prova evidente che i thai credono nel Karma, insteso questo come azioni che hanno conseguenze. Attraverso le buone azioni le persone accumolano meriti (Bun) e attraverso le cattive azioni accumolano demeriti. Il bilancio fra queste due determina la natura delle future esistenze. 
E' attraverso queste storie Jataka che i thai buddhisti imparano qualcosa dei differenti mondi del Cosmo Buddhista. Questi mondi inludono il paradiso e l'inferno che non durano in eterno come nel cristianesimo ma sono una sala di attesa prima di un'altra reicarnazione, anche se nei due luoghi esistono godimenti e pene. Le piu' alte forme che vivono nel paradiso sono i Boddhisattvas, esseri che hanno postposto l'illuminazione finale, dei e dee e creature celestiali. Queste creature celesti tuttavia non sono divine nel senso di esseri eterni e con tutti i poteri. Essi sono tutti soggetti a una nuova rinascita e quindi saranno di nuovo esseri umani, perche' solo gli esseri umani sono capaci di raggiungere la perfetta illuminazione che permette di diventare Buddha. La conseguenza di questo e' che i buddhisti non considerano nessun dio come creatore. 
Il dio considerato dai thai come il piu' significativo e' Phra In, il nome thai per la divinita' induista Indra. Indra gioca un importante ruolo nelle precedenti vita di Buddha. Nella storia del Principe Vessandara Indra si trasforma in uno yogi e pretende che il principe gli dia sua moglie e i suoi due bambini. Indra fa questo per salvarli facendo si che alla fine essi ritornino dal principe. Il fatto che egli abbia dato via la moglie e i figli e' visto come un atto di generosita'. Il principe Siddartha rinuncio' al mondo tagliandosi i capelli e divento' il monaco Gautama. Indra raccoglie i suoi capelli, li pone in un vassoio e li porta in paradiso dove costrui il primo reliquiario del Buddha, conosciuto come Phra That Chulamani. Nell'animo di molti thai buddhisti c'e' un forte desiderio di visitare questo sacro luogo, ma per poterlo fare sanno che dovranno accumulare un numero sufficienti di meriti. 
Tutte le storie delle precedenti vite del Buddha si svolgono in India e nel contesto dell'Induismo. Cosi' questa religione e le sue divinita' servono come punti di riferimento per molti aspetti del Buddhismo thai. Alcuni rispettati maestri moderni come Luang Por Cha considerano tutto questo come non conosciuto dalle persone laiche ordinarie o considerati poco piu' che miti o superstizioni. Insegnanti come questo pongono l'enfasi piu' sugli insegnamentio di Buddha che nelle storie che si trovano nel Chadok. 

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