Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

domenica 9 dicembre 2012

Il fiume Chao Phraya.

Il fiume Chao Phraya accompagna da secoli la storia di questo Paese chiamato Thailandia, come tutti i fiumi ha influenzato le popolazioni che hanno vissuto e vivono sulle sue sponde fin dai primi tempi. I primi abitanti videro la fertilita' che egli apportava alla terra e decisero di sistemarsi nelle sue vicinanze, ne trassero vigetali, pesci e riso. Dopo la caduta si Ayutthaya re Thaksin scelse le sue sponde per costruire la nuova capitale, la parte del fiume dove oggi si trova Thonburi successivamente Re Rama I decise che la capitale doveva essere Bangkok, spostandosi sulla riva opposta.
Il fiume cosi' non influenzo' solo la storia ma anche l'urbanistica, l'architetuttura, la scultura sicuramente in modi diversi tutte le arti moderne, quelle del periodo Rattanakosin. Sulle sponde del Chao Phraya, dalla parte di Bangkok furono costruite meraviglie fantastiche, alcuni dei templi e dei palazzi piu' belli al mondo, pensate al Grande Palazzo Reale e Wat Phra Kaeo, per fare solo due nomi, ma decine potrebbero seguire. Allora la citta' viveva su canali, oggi ricoperti da strade, la città che stava sul fiume si guadagno' l'appellativo di Venezia dell'Asia ed e' un peccato, che al contrario della citta' italiana di questa caratteristica in Bangkok sia rimasto quasi niente. 
Il fiume nasce alla confluenza dei fiumi Ping e Nan nella provincia di Nakhon Sawan, scorre poi a sud per 372 km., dalle pianure centrali a Bangkok al Golfo di Thailandia. In Chainat il fiume si divide nel corso principale e nel fiume Chi, che scorre parallelo al fiume principale e come questo esce nel Golfo di Thailandia, circa 35 km a ovest di Bangkok in Samut Sakhon. Nella bassa pianura alluvionale che comincia sotto la Diga di Chainat molti piccoli canali, khlong in thailandese, escono dal fiume principale. Questi khlong sono utilizzati nell'irrigazione dei campi di riso. La zona in cui scorre il Chao Phraya ha clima monsonico umido con piu' di 1.400 mm. di pioggia per anno. 
Nessuno dei fiumi tributari del Chao Phraya si estende oltre i confini della nazione, questi tributari sono il Pa Sak, il Sakae Krang, il Nan, il Ping e il Ta ChIn. Tutti questi fiumi hanno ulteriori tributari a cui spesso ci si riferisce come Kwai. Tutti questi corsi formano un disegno dalla forma di un albero i cui rami si estendono a toccare quasi ogni provincia della Thailandia centrale e del nord. Le provincie toccate dal solo hao Phraya sono Nakhon Sawan, Uthai Thani, Chainat, Singburi, Ang Thong, Ayutthaya, Pathum Thani, Nonthaburi, Bangkok e Samut Prakan, queste provincie sono fra le piu' importanti e le piu' densamente popolate del Paese. 
Il sistema idrografico del Chao Phraya drena 160,079 kmq. e in questa zona si trovano numerosi progetti di irrigazione importanti, il che significa circa il 35% della terra dell' intera nazione, questa zona puo' essere divisa in in 6 bacini: Il bacino del Pa Sak, il bacino del Sakae Krang, il grande bacino del Nan, il grande bacino del Ping, il bacino del Tha Chi e il bacino dello stesso Chao Phraya. 
Il paesaggio dei bacini idrografici è molto largo, piatto, la pianura e' ben irrigata, il suolo e' continuamente rinnovato dai sedimenti portati giù dai fiumi. La bassa pianura centrale iniziando dal delta a nord fino alla provincia di Ang Thong è una grassa, bassa area con una media di 2 m sopra il livello del mare. Qui le alluvioni annuali rendono il terreno ricco e ideale per la crescita del riso. Più a nord e nelle pianure del Ping e del Nan l'elevazione è di oltre 20 metri, oltre le montagne formano il confine naturale del bacino del Chao Praya. Nel delta, il fiume Chao Phraya, il Mae Klong a ovest, e il Bang Pakong ad est sono collegati da una rete di canali. La bocca richiede frequenti drenaggi e per la sua profondita' non puo' accogliere navi superiori alle 10.000 tonnellate. 
L'area di basse terre del bacino idrografico del Chao Phraya ospitava una volta foreste di paludi di acqua dolce, un'ecoregione formata da foreste umide di latifoglie tropicali e subtropicali, un'area di 400 km. di lunghezza da nord a sud e larga 180 km. 
Le foreste palustri originali sono state rimosse quasi completamente, la pianura è stato convertito in risaie, in zone che producono altri prodotti agricoli e in aree urbane densamente abitate come quella di Bangkok cosi' una gran parte della fauna selvatica che, una volta aveva abitato queste pianure è scomparsa tra cui un gran numero di pesci nel sistemi fluviali, uccelli come avvoltoi, il Darter orientale, il Martin Pescatore e la gru Saro e animali come tigri, elefanti asiatici, rinoceronti di Giava e il cervo di Schomburgk. Oggi di tutto rimane solo una piccola area residua nel Parco Nazionale Khao Sam Roi Yot National Park, una reliquia del paesaggio originale. 
Dato che tanto e' stato alterato e' impossibile tornare indietro, dell'ambiente originario non e' rimasto niente, cio' che eventualmente si potrebbe fare e' preservare la fauna che vive oggi nei campi di riso e che gia' e' in pericolo come l'anastomo asiatico, il nibbio bruno, e fra i mammiferi il ratto dal ventre bianco delle colline calcaree, il ratto gigante dalla coda lunga di Neill e il pipistrello dalle foglie tonde che e' una specie endemica thailandese. Nel 2011 la Lista Rossa dell'IUCN ha dichiarato la specie di pesce gatto che va sotto il nome di Platytropius siamensis estinta. Il maggior pericolo per questi uccelli e animali e' dovuta, per la maggior parte, alla trasformazione dei campi di riso in allevamenti intensivi di gamberetti. dal pompaggio a questo scopo dell'acqua di mare e dall'uso di pesticidi er eliminare una specie di lumaca, la Pomacea canaliculata, che danneggia le piante di riso. 
I primi europei arrivati in Thailandia chiamarono il Chao Phraya Menam o Mae nam la parola thai per fiume. Il Titolo regale e nobiliare di Chao Phraya significa Grande Duca, sui giornali thailandesi di lungua inglese ricorre spesso il termine "Il fiume dei Re" per parlare del Chao Phraya. 

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