Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

giovedì 3 febbraio 2011

Thailandia: la terra.

La Thailandia si trova nel Sudest asiatico e ha come confini: il Myanmar (nome precedente Birmania) e il Laos a nord, la Cambogia e il Laos a est, a sud il Golfo di Thailandia e la Malesia, a ovest il Mar delle Andamane e l’estrema punta della Birmania. Per quanto riguarda i confini marittimi a sudest troviamo il Vietnam nel Golfo di Thailandia e a sudovest l’Indonesia e l’India nel Mar delle Andamane.
L’area di questa nazione, 513,000 km², ci dice che ci troviamo nel 50◦ paese piu’ grande al mondo, che con la sua popolazione, circa 64 milioni di persone, e’ al 21◦ posto.
La citta’ piu’ grande e’ Bangkok, la capitale, essa e' il centro politico, commerciale, industriale e culturale della nazione.
Questo paese e’ oggi un regno, guidato da una monarchia costituzionale, con a capo Bhumibol Adulyadej o Rama IX, come e’ anche chiamato (erroneamente, oggi si puo accettare cio’ solo col significato che e’ il IX re della dinastia Chakri). Ricopre la carica dal 1946, il che gli assicura due primati: e’ il piu’ longevo capo di stato in carica e il monarca che ha regnato piu’ a lungo in tutta la storia thai.
Circa il 75% della popolazione e’ di etnia thai, il 14% e’ cinese, (ma attenzione, attraverso incroci vari e’ difficile trovare un thai che non abbia nelle vene un po’ di sangue cinese e questo vale anche per Sua Maesta’), un 3% e’ rappresentato dall’etnia malese. La rimanente parte della popolazione appartiene a gruppi minoritari, di cui fanno parte i Khmers, i Mon e varie tribu’ delle colline. Anche la Thailandia, essendo la nazione piu’ ricca dell’area, soffre dello stesso problema di cui soffre l’Italia: l’immigrazione illegale. Grazie alle sue bellezze, principalmente le splendide spiagge, il paese attrae, pero’, un buon numero di immigrati benestanti anche dai paesi piu’ sviluppati.
La sua religione principale e’ il buddismo, ma ci troviamo in un paese tollerante, questo fino al punto che il sovrano e’ un devoto buddista ma anche il difensore di tutte le religioni.
La lingua ufficiale e’ il thai.
La Thailandia ha avuto una forte crescita economica fra il 1985 e ’95 ed e’ oggi un paese industrializzato con il turismo e le esportazioni che contribuiscono in modo significativo all’economia.
E’ un paese ricco e vario formato da foreste montuose, profonde valli, tagliate dallo scorrere di rapidi fiumi. Patchwork di aree coltivate, alimentate da ricchi corsi d’acqua, dense foreste pluviali, comprende zone di arida terra maledetta, zone di terra debole e condizioni climatiche enigmatiche.
Il rigoglioso bacino centrale e’ il paniere della Thailandia. quest’area densamente popolata ha circa un terzo della popolazione del paese. Attraverso essa scorre il tranquillo fiume Chao Phraya o Mae Nam, Madre delle Acque, che corre a sud dalla confluenza dei fiumi Ping, Yom e Nan nella citta’ di Nakhon Sawan, attraversando Bangkok, per gettarsi nel Golfo di Thailandia. Innumerevoli campi di riso, in questa fertile pianura centrale, sono tagliati da un labirinto di canali e producono anche piu’ di tre raccolti all’anno. Grandi barche da riso usano questi canali per trasportare i raccolti giu’ a Bangkok, dove viene distribuito alle altri parti del paese od esportato. Queste condizioni geografiche hanno reso il centro della Thailandia fulcro della civilizzazione thai per oltre 500 anni, anni che hanno visto l’avvicendarsi di quattro capitali: Sukhothai, Ayutthaya, Thonburi e Bangkok..
Sopra le pianure centrali e’ la zona montuosa del nord, qui si trovano la cima piu’ alta del paese, il Doi Inthanon, 2565 mt. e fiumi come il Mekong, il Nan, Ko Yom e il Ping, pieni di spettacolari cascate per cui la regione e’ nota. Molte grotte raggiungono la parte piu’ profonda di montagne di roccia calcarea. Piogge varie e terreno rugoso non permettono qui la coltivazione del riso e cosi si coltivano frutti che richiedono climi temperati come arance, mele, o verdure come i pomodori. Il nord era una volta pieno di foreste con teak e altri alberi pregiati ma i tagli dei boscaioli, e l’agricoltura del taglia e incendia hanno distrutto vaste aree. Il taglio e’ stato bandito nel 1989 e molti parchi nazionali sono stati creati. Ma i tagli continuano illegalmente, spesso con la complicita’ di ufficiali corrotti, specie nei parchi nazionali. Questo rimane uno dei piu’ gravi problemi ambientali di questo paese. Si stima che 80 anni fa le foreste coprivano il 70% della Thailandia oggi diventato un magro 15%.
L’arida regione del nordest, anche conosciuta come Isan, si estende per 170,000 km². la sua caratteristica principale e’ l’altipiano di Khorat, alto 200 mt., che raggiunge a nord il fiume Mekong, formando la maggior parte del confine con il Laos e a sud la catena montuosa del Dongrek sul confine con la Cambogia. E’ una terra arida, spesso soggetta a siccita’ e inondazioni, adatta per prodotti forti come la tapioca o il cotone e per alberi di gelso di cui si nutre il baco da seta.
Sotto la Penisola Malese, molta della foresta pluviale tropicale che una volta riempiva la regione e’ andata persa con l’ampiarsi delle piantagioni di gomma e di noci di cocco, oltreche’ come successo al Nord per il taglio dei alberi. Ma qualche sacca rimane, specie nelle montagne all’interno dei parchi nazionali, che formano la spina dorsale della penisola. La piu’ appariscente caratteristica del sud, tuttavia, sono le gigantesche formazioni di roccia calcarea che si trovano nel mar delle Andamane, le piu’ belle si trovano nelle provincie di Phangna e Kabri. Sulla costa est lo scenario e’ piu’ pacato con mangrovie ricche di vita selvatica. Da entrambe le parti della penisola sono molte le isole fuori dalla costa, alcune popolari localita’ turistiche, alcune intatte gemme di foresta pluviale, piante di noci di cocco, bianche spiagge scintillanti, vita marina e colorati coralli.
Nel complesso si puo’ dire che le principali caratteristiche del territorio thailandese sono le montagne, una pianura centrale e un altopiano. Le montagne coprono la maggior parte del nord e si estendono giu’ fino all’Isto di Kra e alla penisola malese. La pianura centrale e’ un’area bassa solcata dal fiume Chao Phraya e dai suoi tributari. Il Chao Phraya e’ il principale fiume del paese ed ha il suo delta nella Baia di Bangkok. Questo fiume attraversa circa 1/3 del territorio nazionale. Nel nordest si trova l’altopiano di Khorat, una regione di tonde colline e laghi, che si riversano nel Mekhong attraverso il fiume Mun. Il sistema del Mekhong finisce nel Mare del Sud Cinese e comprende una serie di canali e dighe. Insieme i sistemi del Chao Phraya e del Mekhong sostengono l’economia agricola thailandese sia sostenendo le coltivazioni di riso, sia servendo come vie d’acqua per il trasporto di beni e persone. In contrasto le caratteristiche distintive della penisola thailandese sono le lunghe coste, le isole e le paludi di mangrovie.
Il Concilio di Ricerca Nazionale divide la Thailandia in sei regioni geografiche che si distinguono chiaramente per le caratteristiche naturali che comprendono la forma del terreno e il drenaggio, nonche’ le caratteristiche culturali umane e che sono: la regione nord, la nord est, la ovest, la est e il sud. Nonostante questo non e’ detto che non possiate trovare altre divisioni, cosi’ ad esempio non e’ affatto rara la classificazione in quattro regioni, in un’altra classificazione Bangkok, che nella divisione di cui sopra e’ considerata parte della regione centrale, essendo la piu’ grande area metropolitana e la capitale viene considerata una settima regione. Comunque il sistema delle sei regioni e’ quello piu’ comunemente usato negli studi geografici. In questo sistema ciascuna delle sei regioni differisce profondamente dalle altre per quanto riguarda la popolazione, le risorse base, le caratteristiche naturali e il livello di socialita’ e di sviluppo economico.


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