TITOLO V illeciti. CAPITOLO I RESPONSABILITA' PER
illeciti.
Sezione 420. Una persona che, intenzionalmente o per negligenza, violazione
di legge ferisce la vita, il corpo, la salute, la libertà, la proprietà o il
diritto di un'altra persona, si dice di commetta un atto illecito ed è
destinato a fare la compensazione di conseguenza.
Sezione 421. L'esercizio di un diritto che può avere solo lo scopo di
causare lesioni a un'altra persona è illegale.
Sezione 422. Se danno derivi da una violazione di una disposizione di legge
destinato per la protezione degli altri, la persona che così viola si presume
di essere in difetto.
Sezione 423. Una persona che, in contrasto con la verità, asserisce o fa circolare
notizie che siano dannose per la reputazione o il credito di un altro o di suoi
guadagni o della prosperità o in
qualsiasi altro modo, deve compensare l'altro per qualsiasi danno che ne
deriva, anche se non sa della sua non-verità, a condizione che avrebbe dovuto
saperlo.
Una persona che fa una comunicazione la verità della quale gli è sconosciuta,
non rende responsabile per la compensazione, se lui o il destinatario della
comunicazione ha un interesse legittimo in esso.
Sezione 424. La Corte, quando da un giudizio sulla responsabilità per
illecito e per l'importo del risarcimento, non deve essere vincolato dalle
disposizioni del diritto penale in materia di punibilità per la responsabilità o
della convinzione o non convinzione della colpevole per un reato.
Sezione 425. Un datore di lavoro è responsabile in solido con il suo
dipendente per le conseguenze di un atto illecito commesso da un tale
dipendente nel corso del suo lavoro.
Sezione 426. Il datore di lavoro che ha fatto una compensazione a una terza
persona per un illecito commesso dal suo dipendente ha diritto al rimborso da
tale dipendente.
Sezione 427. Le due sezioni precedenti si applicano, mutatis mutandis, al
mandatario e agente.
Sezione 428. Un datore di lavoro non è responsabile per danni causati dal
contraente ad una terza persona nel corso del lavoro a meno che il datore di
lavoro era in difetto per quanto riguarda un ordine le sue istruzioni o la
scelta del contraente.
Sezione 429. Una persona, anche se incapace, a causa di minoranza o
fallacia della mente è responsabile per le conseguenze del suo atto illecito. I
genitori di tale persona, o il suo tutore sono responsabili in solido con lui,
a meno che possono dimostrare che la cura adeguata a svolgere il loro o il suo
dovere di vigilanza è stata ampia.
Sezione 430. Un insegnante, datore di lavoro o altra persona che si impegna
per la supervisione di una persona incapace in modo permanente o temporaneo, è
responsabile in solido con tale persona, per ogni illecito commesso da
quest'ultimo, mentre era sotto la sua supervisione, a condizione che si può
dimostrare che lui non ha esercitato cura adeguata.
Sezione 431. Nel caso in cui si rientri nelle due sezioni precedenti le
disposizioni della sezione 426 si applicano in quanto compatibili.
Sezione 432. Se più persone sono unite da un atto illecito nel causare
danno a un’altra persona, esse sono tenute insieme a rendere il risarcimento
dei danni. Lo stesso vale se, tra i diversi comuni responsabili di un atto,
quella che ha causato il danno non può essere accertata.
Le persone che istigano o assistono in un atto illecito sono considerati
attori comuni.
Come fra di loro le persone sono legate
insieme per fare la compensazione sono responsabili in parti uguali a meno che,
date le circostanze, la Corte non decida diversamente.
Sezione 433. Se il danno è causato da un animale, il proprietario, o la
persona che si impegna a mantenere l'animale per conto del proprietario, è
tenuto a risarcire la parte lesa per qualsiasi danno che ne deriva, a meno che
egli può provare che egli ha esercitato cura adeguata nel mantenerlo secondo la
sue specie e natura o altre circostanze, o che il danno sarebbe stato causato,
nonostante l'esercizio di tali cure.
La persona responsabile ai sensi del comma precedente può esercitare un
diritto di regresso nei confronti della persona che ha ingiustamente eccitato o
provocato l'animale o contro il proprietario di un altro animale che ha causato
l'emozione o la provocazione.
Sezione 434. Se il danno è causato da costruzione difettosa o insufficiente
manutenzione di un edificio o altra struttura, il possessore di tale edificio o
struttura è destinata a fare la compensazione, ma se il possessore ha
utilizzato la cura adeguata per prevenire il verificarsi del danni, il
proprietario è obbligato a mettere un risarcimento.
Le disposizioni del comma precedente si applicano per analogia alle difetti
nella messa a dimora o di puntellamento di alberi o bambù.
Qualora, nel caso dei due paragrafi precedenti vi è anche qualche altra
persona che è responsabile per la causa del danno, il possessore o proprietario
può esercitare un diritto di regresso nei confronti tale persona.
Sezione 435. Una persona che è minacciata di essere ferita da un edificio o
altra struttura appartenente ad un altro ha il diritto di richiedere a
quest'ultimo di attuare le misure necessarie per scongiurare il pericolo.
Sezione 436. Un occupante di un edificio è responsabile per i danni
derivanti dalle cose che cadono da esso o vengono gettate in un luogo
improprio.
Sezione 437. Una persona è responsabile del danno causato da qualsiasi
mezzo di trasporto azionata da meccanismo che è in suo possesso o controllo, a
meno che non dimostri che i risultati di lesioni dipendono da forza maggiore o
colpa della persona lesa.
Lo stesso dicasi per la persona che ha tra i suoi beni il possesso beni
pericolosi per la natura della destinazione o per la loro azione meccanica.
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